Tra il rinvio della partita di campionato contro la Juventus e la sosta della serie A dovuta agli impegni della Nazionale, il Napoli è fermo ai box da una quindicina di giorni. L’ultima partita disputata dagli azzurri è quella valida per il girone eliminatorio di Champions giocata a Monaco di Baviera il 2 novembre. Il periodo di relax degli uomini di Mazzarri terminerà sabato 19, quando al “San Paolo” andrà in scena la sfida con la Lazio valida per la 12a giornata di campionato. Quella contro i biancocelesti del grande ex Edy Reja, sarà la partita che farà da prologo ad un autentico tour de force a cui sarà sottoposto il Napoli in neppure 40 giorni, fino ad arrivare alla sosta per le ferie natalizie che inizierà il 21 dicembre dopo aver recuperato la prima giornata di questo campionato, saltata a fine agosto a causa dello sciopero dei calciatori.
Archiviata la Lazio, il Napoli giocherà al ritmo di una partita ogni 3 giorni ma potrà sfruttare a proprio vantaggio il “fattore San Paolo”, si giocheranno infatti a Fuorigrotta sia la sfida di Champions contro il Manchester City di Mancini – che avrà il sapore di un autentico spareggio in chiave di qualificazione agli ottavi di finale delle massima competizione calcistica europea – sia quelle di campionato contro Lecce, Juventus, Roma e Genoa, senza dimenticare la Coppa Italia dove Cannavaro e compagni conosceranno l’avversario degli ottavi di finale che uscirà dalla sfida tra Cesena e Gubbio. Rispetto agli impegni casalinghi, appaiono almeno sulla carta, più abbordabili i match in trasferta che comprendono: Atalanta e Novara in campionato e la sfida ad un Villarreal già eliminato a concludere il gruppo A della Champions League.
Per far sì che il team di patron De Laurentiis arrivi al meglio a queste sfide – che possono rappresentare la svolta della stagione – oltre al lavoro di Mazzarri, sarà fondamentale anche il contributo dello staff medico oltre a quello di fisioterapisti e massaggiatori che dovranno lavorare in simbiosi in modo che i preziosi muscoli dei calciatori azzurri superino senza danni questo ciclo terribile. Per arrivare a tale risultato occorre anche un corretto regime alimentare e a questo proposito il dottor De Nicola e il suo staff usano servire un piatto di pasta fredda negli spogliatoi a fine partita, per aiutare i calciatori a riassimilare i carboidrati.
Stefano Boggia
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