Dopo 16 anni di latitanza, è stato arrestato Michele Zagaria, capo dei casalesi e ultimo del clan ad essere catturato. Alle 11.30 di questa mattina, un’operazione della polizia coordinata dalla DDA di Napoli ha messo fine alla latitanza del superboss dei casalesi, fermato in un bunker sotterraneo a Casapesenna (Caserta), il paese del quale è originario. “Avete vinto voi, ha vinto lo Stato”. Queste le prime – ironiche – parole che il numero uno dell’organizzazione criminale ha rivolto ai magistrati che l’hanno raggiunto nel bunker subito dopo il blitz della polizia. Il superboss verrà trasferito nelle prossime ore nel carcere di Novara, dove sconterà la sua pena in regime di 41 bis.
“Con la cattura di Michele Zagaria si è certamente tagliata la testa dei Casalesi, l’unica rimasta dopo l’arresto di Antonio Iovine”, ha detto il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso.”E’ un grande successo dello Stato non solo al clan dei casalesi ma all’intera organizzazione camorristica”, ha detto il neoministro dell’Interno Annamaria Cancellieri congratulandosi con il capo della polizia, Antonio Manganelli. Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha espresso vivo apprezzamento “per l’importante risultato conseguito nel contrasto alla criminalità organizzata”.
Anche lo scrittore Roberto Saviano ha voluto commentare l’arresto di Michele Zagaria. E lo ha fatto da Twitter dove l’autore di ‘Gomorra’ ha scritto: “Preso Zagaria, come un topo sotto terra. Ottimo lavoro, ragazzi! r.”. Saviano nel 2006, dalle pagine del Corriere del Mezzoggiorno, aveva chiaramente detto che Zagaria era proprio lì dove è stato catturato, nella sua Casapesenna.
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