Erano gli ultimi giorni di agosto e il calciomercato estivo era agli sgoccioli, quando Goran Pandev – resosi conto di non rientrare nei progetti tattici della nuova Inter di Gasperini – chiede a Moratti di essere ceduto per poter giocare con maggior continuità.
Per il macedone, arriva al club neroazzurro, la richiesta del Napoli che conosciuto l’esito del sorteggio dei gironi – gli azzurri vengono inseriti nel gruppo A insieme a Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal – di Champions League, decide di mettere a disposizione di Mazzarri un’alternativa di valore che vada a completare il reparto avanzato.
Moratti e De Laurentiis trovano l’intesa in tempi rapidissimi e Pandev accetta con entusiasmo la destinazione partenopea, passando al Napoli con la formula del prestito secco con l’Inter e il club campano che concorrono in parti uguali al pagamento dell’ingaggio dell’attaccante che è superiore ai tre milioni di euro.
Le prime apparizioni dell’ex laziale con la maglia del Napoli non sono proprio esaltanti, tanto che a Cesena, in occasione dell’esordio in campionato, Pandev riesce a centrare la traversa da distanza ravvicinata a porta vuota, divorandosi un gol che era più facile segnare che sbagliare.
La grande occasione di Goran arriva sabato primo ottobre, quando a San Siro è in programma la sfida tra il Napoli e l’Inter, proprio la squadra che a inizio stagione non aveva avuto fiducia in lui. A Milano, il macedone parte titolare, al posto di Cavani, impossibilitato a scendere in campo a causa di un problema a una caviglia manifestatosi tre giorni prima nella sfida di Champions League contro gli spagnoli del Villarreal.
Il Napoli sbanca il “Meazza” passando per tre a zero, ma il ritorno di Pandev nel suo ex stadio è tutt’altro che fortunato, l’ex di turno è infatti costretto ad uscire dal campo a inizio ripresa a causa di uno stiramento che lo tiene lontano dai campi di calcio per circa un mese.
Pandev rimette piede sul rettangolo verde il due novembre, quando subentra a Dzemaili nei minuti finali della partita di Monaco di Baviera – persa dal Napoli per 3-2 – contro i padroni di casa del Bayern. Dopo la sfida Champions ai bavaresi, il Napoli, tra il rinvio della partita di campionato contro la Juventus e la sosta dovuta agli impegni delle Nazionali, non affronta inpegni ufficiali per quasi venti giorni. Durante questo periodo di sosta forzata, Mazzarri e il suo staff mettono sotto torchio i calciatori facendogli svolgere un lavoro specifico finalizzato a portare tutti i componenti della rosa su buoni livelli di forma.
Il lavoro svolto da i suoi frutti ed uno dei calciatori che ne beneficia maggiormente è proprio il bomber macedone che in estate non aveva potuto svolgere una preparazione pre-campionato adeguata avendo vissuto da precario all’Inter prima di approdare al Napoli.
A regalare l’occasione del riscatto a Pandev è ancora una volta Edinson Cavani che durante Atalanta – Napoli si fa male ed è costretto a saltare il recupero infrasettimanale della partita di campionato contro la Juventus, Goran stavolta – diversamente da quanto capitato contro l’Inter – si fa trovare pronto e realizza una fantastica doppietta nel pirotecnico tre a tre con cui si conclude la sfida tra azzurri e bianconeri.
Da quella serata del ventinove novembre tra Pandev e i tifosi del Napoli scocca l’amore e l’ex anconetano sentendo finalmente la piena fiducia di Mazzarri e dell’ambiente intorno a se, sforna ottime prestazioni ogni volta che viene chiamato in causa, fino al match casalingo col Genoa – valido per il recupero della prima giornata di campionato – in cui firma una delle sei reti con cui il Napoli annichilisce i rossoblu.
Stefano Boggia
Riproduzione Riservata ®