Marek Hamsik – centrocampista slovacco di ventiquattro anni – è alla sua quinta stagione al Napoli che lo prelevò dal Brescia, nell’estate del 2007, per 5.500.000 euro. All’epoca, alcuni addetti ai lavori criticarono la società di De Laurentiis – appena tornata in serie A – perché ritennero eccessiva la cifra investita per assicurarsi un ventenne che aveva alle spalle una sola stagione da titolare in serie B.
Nel campionato 2007/2008, sulla panchina del Napoli c’è ancora Edy Reja che utilizza “Marekiaro” come interno sinistro di centrocampo nel suo schieramento a cinque in mediana, in questa posizione lo slovacco si mette in mostra, segnando nove reti nella massima serie.
Nella stagione 2008/2009, il Napoli parte bene, ma poi crolla e Reja viene sostituito da Roberto Donadoni a campionato in corso. Il tecnico bergamasco continua ad adottare il 3-5-2 ma non riesce a risollevare la squadra. In quell’annata – per i partenopei di basso profilo – uno dei pochi a salvarsi dal naufragio generale è proprio Hamsik che conferma le cifre dell’anno precedente, terminando ancora una volta il suo campionato a quota nove gol segnati.
L’anno dopo – stagione 2009/2010 – De Laurentiis investe in maniera massiccia sul mercato, mettendo a disposizione di Donadoni una rosa competitiva, ma la squadra non decolla e il patron azzurro nei primi giorni di ottobre congeda l’ex CT della Nazionale, affidando la panchina a Walter Mazzarri.
L’allenatore toscano apporta una piccola variante tattica agli schemi del Napoli, passando dal 3-5-2 al 3-4-2-1. Con il nuovo modulo di gioco, Marek Hamsik viene impiegato da trequartista andando così a giocare qualche metro più avanti ma trovandosi spesso ad agire spalle alla porta e non più con la faccia rivolta verso la stessa. Questa nuova posizione in campo porta il numero diciassette azzurro a concludere il campionato per la prima volta in doppia cifra a quota dodici gol, ma nel contempo lo tiene quasi sempre lontano dal vivo del gioco e lo slovacco, pur per il terzo anno consecutivo capocannoniere del Napoli in serie A, in alcune partite finisce con l’estranearsi completamente dalla manovra del Napoli.
Il medesimo canovaccio si conferma anche nella scorsa stagione – che vede comunque Hamsik finire il campionato a quota undici gol – e all’inizio dell’annata in corso, fino al giorno di Napoli – Juventus, quando Mazzarri – stante l’assenza di Cavani – decide di giocare con due punte – Pandev e Lavezzi – riportando Hamsik nel suo ruolo originario di interno sinistro di centrocampo. Con quella partita la stagione – che comunque fino a quel momento l’aveva visto autore di due gol in campionato ed uno in Champions League – del fresco papà di Lucas cambia, Marek fallisce un rigore ma si rifà segnando il gol del provvisorio uno a zero del Napoli e sfodera una prestazione convincente.
Da quel momento in poi il ragazzo con la cresta viene impiegato quasi sempre nel ruolo di centrocampista, a Novara fa addirittura il mediano centrale al fianco di Dzemaili, continuando a giocare su buoni livelli e conservando il consueto feeling con il gol, va a segno a Villarreal in Champions League, ripetendosi contro Roma, Genoa e Palermo in campionato.
Stefano Boggia
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