Il giorno dopo gli scontri a piazza Syntagma tra polizia e black bloc, la città di Atene fa i conti con un bilancio amaro. Sono almeno 120 le persone ferite, tra loro una cinquantina di poliziotti e almeno 70 tra i manifestanti. Ma anche la città “ha subito danni tremendi”, come ha detto il sindaco Giorgios Kaminis, in visita ad uno dei teatri storici della città distrutto dal fuoco che ha danneggiato almeno altri 45 edifici – soprattutto banche e negozi – tra piazza Syntagma, sede del parlamento greco, via Panepistimiu, dove sorgono l’università e la biblioteca nazionale, e la via commerciale Ermou. Non è stato risparmiato neanche il “luogo della memoria”, un edificio usato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, come luogo di tortura.
Gli episodi di violenza non si sono limitati comunque alla sola capitale greca, ma sono state coinvolte altre sei città. La situazione più grave si è registrata a Volos, nella Grecia centrale, dove il palazzo del municipio e una agenzia delle entrate sono stati parzialmente danneggiati dalle fiamme.
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