Kindle fire è stato lanciato in Italia a dicembre 2011 e si dice che l’ebook reader di Amazon sarà il protagonista del 2012. Jeff Bezos, Mr. Amazon, 47 anni, è considerato l’erede di Steve Jobs, ed è stato citato nella classifica di Wired tra le 50 persone che con le loro idee, contribuiscono a scrivere il presente e cambiare il mondo. Gli altri attori del settore librario, editori, venditori e autori considerano Bezos uno stratega spietato. Il discorso è che mentre le librerie sono in crisi, Amazon cresce. Ecco i dati aziendali : i ricavi del quarto trimestre sono cresciuti del 36%, raggiungendo 12,95 miliardi di dollari, mentre i profitti sono saliti dell’8%, arrivando a 416 milioni. Inoltre pare che il colosso del web starebbe per aprire a Seattle il primo negozio al dettaglio dedicato alla vendita di libri ma anche a prodotti piu’ costosi come il kindle, una strategia retail che fa subito pensare alla Apple. Oren Teicher, Ceo di American Bookseller Association ha affermato che a Bezos non importa davvero dei libri e che “li usa” solo per vendere altri prodotti. Fatto sta solo nelle festività ha venduto sei milioni e mezzo di e book reader in tutto il mondo.
”Su Internet tutti sono editori” (Jeff Bezos)
Kindle Fire ha un prezzo di listino di 199 dollari, mentre la versione base del lettore costa 79 dollari, di contro il prezzo di listino dell’iPad2 (16 GB) è fissato a 499 dollari. In pratica comprando due Kindle Fire ed un Kindle si risparmiano 22 dollari rispetto all’acquisto di un solo iPad.
Con la prossima commercializzazione dell’iPad3 sicuramente il prezzo dell’iPad 2 calerà, ma non a livelli del Kindle. Interessante il nuovo video commerciale di Amazon per il nuovo Kindle Fire che punta proprio sul confronto diretto con iPad (the new commercial from Amazon for its new Kindle and Kindle Fire, that takes directly on iPad) .
Infine ho raccolto un pò di opinioni di amici. I risultati sono questi : da una parte i contrari al formato digitale perchè un libro non è un file. Il libro e’ un oggetto fisico. Non sono interessati a leggere uno schermo, ma amano le sensazioni tattili delle pagine e le diverse consistenze e odori della carta. Un libro è insostituibile. Dall’altra chi considera i libri elettronici come il futuro, quelli interessati alla “letteratura” e non al libro e che vedono nel Kindle un oggetto salva spazio e sopratutto salva portafoglio. Apprezzano la praticità, di avere una biblioteca personale di 1400 libri da portare sempre con sé acquistabili da un catalogo online di più di novecentomila ebook , al quale si aggiungono i volumi scaricabili gratuitamente, in gran parte classici della letteratura. Inoltre amano la tecnologia E ink, il cosiddetto inchiostro elettronico che offre un tipo di lettura più naturale simile alla pagina stampata. Intanto negli Stati Uniti si discute sul ruolo delle librerie indipendenti : Lo scrittore Richard Russo ha pubblicato nel mese di dicembre un’inchiesta dal titolo Amazon’s Jungle Logic sul New York Times sull’impatto che le promozioni di Amazon, hanno sulle librerie indipendenti statunitensi. Ne vien fuori che le librerie indipendenti non solo un negozio ma piccoli centri culturali, con dipendenti preparati e coinvolti dal loro lavoro, fondamentali all’arricchimento e all’educazione della comunità. Russo sostiene che per Amazon l’unico interesse sia vendere prodotti, non promuovere cultura, e quindi avrebbe trasformato il libro in un semplice oggetto di consumo, simile a qualsiasi altro acquistabile sul sito. A noi la scelta.
Giusy De Angelis
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