Giocare in Italia era nel destino di Ezequiel Lavezzi. L’attaccante argentino ha un primo contatto col calcio italiano a soli quindici anni, quando sostiene un provino con la Fermana, alcuni problemi burocratici impediscono però alla squadra marchigiana di tesserare il giovanissimo calciatore sudamericano.
Nell’estate del 2004 Lavezzi viene acquistato dal Genoa, ma il club ligure impegnato nel campionato di serie B, lo lascia per una stagione in prestito al San Lorenzo. “El pocho” arriva a Genova nel 2005 quando, la società di Preziosi, promossa sul campo, si preparava a disputare la serie A. Nel momento in cui il Genoa viene retrocesso in serie C1 per un illecito sportivo, l’attaccante torna alla casa madre San Lorenzo. Rimane al club argentino per due stagioni nelle quali conquista il campionato di Clausura 2007 e porta il San Lorenzo ai quarti di finale della Copa Sudamericana.
Due anni dopo la sfortunata parentesi al Genoa, Ezequiel corona finalmente il suo sogno di giocare in Italia, ad acquistarlo è il Napoli che lo preleva dal San Lorenzo per circa sei milioni di euro. Fa il suo esordio in maglia azzurra il quindici agosto 2007 contro il Cesena, in Coppa Italia. La scintilla tra il “pocho” ed il pubblico partenopeo scocca tre giorni dopo quando, ancora in Coppa Italia, Lavezzi realizza una tripletta contro il Pisa. L’ex punta del Genoa conclude il suo primo campionato italiano mettendo a segno otto reti, mostrando ottime doti di scatto, velocità, resistenza, imprevedibilità e grandi capacità di fornire assist ai propri compagni di squadra abbinate però alla scarsa concretezza in zona-gol. Data la giovane età ed il buon impatto col calcio europeo, si pensava che Lavezzi nell’annata successiva potesse acquisire maggiore cattiveria in fase di concretizzazione, ma così non fu, l’argentino infatti conclude il suo secondo campionato partenopeo a quota sette gol, trovando la prima rete nelle Coppe Europee il ventotto agosto 2008, nell’ultimo turno dell’Intertoto, torneo che dava la possibilità di accedere all’Europa League o Coppa Uefa per i nostalgici, contro gli albanesi del Vllaznia.
Nell’estate del 2009, il “pocho” provoca l’ira del patron De Laurentiis e per alcuni giorni sembra che l’avventura di Lavezzi sotto il Vesuvio si possa chiudere, ma alla fine il caso rientra e tutti, dagli addetti ai lavori ai tifosi, si aspettano grandi cose dalla coppia formata da Ezequiel Lavezzi e Fabio Quagliarella, attaccante di Castellammare di Stabia, proveniente dall’Udinese. Tra Lavezzi e Quagliarella però il feeling non sboccerà mai, tanto che dopo aver segnato solo diciannove gol in coppia (undici per Quagliarella e otto per Lavezzi) nel corso di un campionato che vedrà comunque gli azzurri conseguire il diritto a partecipare all’Europa League, Quagliarella lascia Napoli dopo una sola stagione.
Nella scorsa annata, seppur autore di soli sei gol, di cui uno splendido ma inutile al cospetto del Milan, Lavezzi, insieme a tutta la squadra, è protagonista di un campionato stupendo che vede il Napoli piazzarsi al terzo posto guadagnandosi quindi l’accesso diretto ai gironi della Champions League. Nel corso della stagione, il “pocho” si toglie anche la soddisfazione personale di segnare ad “Anfield Road”, il mitico tempio del Liverpool, in Europa League, anche se poi i partenopei soccomberanno per tre a uno. Nell’attuale campionato, l’ex genoano ha firmato finora cinque reti, tre delle quali, contro Udinese, Genoa e Fiorentina, davvero stupende.
Pur essendo poco prolifico, Lavezzi, tatticamente anarchico al massimo, è un elemento determinante per le sorti del Napoli: con le sua velocità, gli scatti brucianti ed una grande imprevedibilità, è spesso un enigma per le difese avversarie ed è in grado di esaltare le folle o anche di farle disperare quando sbaglia alcuni gol che sembrano già fatti. Questo è il “pocho” che con i suoi pregi ed i suoi difetti è diventato un assoluto idolo per i tifosi partenopei.
LAVEZZI E LA NAZIONALE – Nel 2004 “Eze” fa il suo esordio nell’under venti dell’Argentina dove realizza una rete in sette presenze. Il diciotto aprile 2007 debutta nella Nazionale Maggiore entrando nella ripresa nel corso di un’amichevole contro il Cile. Nel 2008 contribuisce alla vittoria del Titolo Olimpico della selezione Argentina a “Pechino 2008”, torneo nel quale realizza due reti, una all’Australia e l’altra alla Serbia su calcio di rigore. Nel 2010, con Maradona Commissario Tecnico, viene inserito nella lista dei trenta pre-convocati per i Mondiali di “Sud Africa 2010”, ma alla fine viene tagliato dai convocati in favore di Martin Palermo. Il venti giugno 2011, durante l’amichevole con l’Albania, segna il suo primo gol con la Nazionale A, con la quale, un mese dopo, disputa la Coppa America.
EL POCHO IMPEGNATO NEL SOCIALE – Nel 2009, in collaborazione col fratello Diego, fonda l’Associazione NINOS DEL SUR (ANSUR), che al momento ospita circa quaranta bambini disagiati ed ha lo scopo di formare i piccoli ed aiutarli ad inserirsi nella società.
Stefano Boggia
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