“Ma come fanno i marinai” si chiedevano Lucio Dalla e Francesco De Gregori durante le chiusure dei concerti del Banana Republic Tour. Oggi muore a Montreaux, Svizzera, Lucio Dalla, bolognese e marinaio, poeta e popolano, autore di alcuni fra i più raffinati pezzi della musica leggera Italiana, autore di alcuni fra i testi più graffianti della musica leggera Italiana, stroncato da un attacco cardiaco.
Da sempre amante del Jazz (comincia a suonare il clarinetto alla tenera età di tredici anni), si confronta ben presto con la Bologna artistica in pieno fermento degli anni ‘60, la Bologna dei Morandi e dei Guccini. A soli ventuno anni entra stabilmente nel clan di Gino Paoli, verranno poi gli anni del suo primo gruppo, Gli Idoli, le prime partecipazioni a Sanremo (assieme ai Rokes di Shel Shapiro con Bisogna Saper Perdere).
Nel 1977 pubblica Come è Profondo il Mare, che segna la fine della stretta collaborazione fino a quegli anni con l’amico e collega Roberto Roversi, per abbracciare una scelta commerciale di più ampio respiro che coincide con la sua maturazione artistica e mediatica (da quel disco si ricorda Disperato Erotico Stomp, il cui testo fece scalpore per l’epoca). Di lì a poco nel ‘79 il suo disco omonimo e la riuscita collaborazione con Francesco De Gregori, cantautore impegnato. Il contrasto apparentemente profondo in termini di punti di vista fra i due genera uno dei tour più riusciti della musica Italiana, quel Banana Republic che riempì stadi e portò la musica leggera verso nuove prospettive di fruizione da parte del pubblico.
Gli anni ‘80 sono sempre anni di attiva collaborazione (quasi un’ossessione per Dalla essere affiancato) sia con Morandi che con gli Stadio, una partita giocata in casa fra le mura amiche di Bologna. Dal 1990 in poi l’autore Dalla smussa gli angoli e le provocazioni, sposando uno stile più sobrio e cercando di valorizzare giovani cantautori in erba (basti pensare al testo di Canzone, scritta a quattro mani con l’allora quasi esordiente Samuele Bersani).
Il 2010 segna il ritorno in coppia con De Gregori per Work In Progress, nato inizialmente da un live al Vox Club di Nonantola per sfociare in un disco.
Non ultima la partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo come autore e direttore d’orchestra con Nanì , con alla voce il giovane Pierdavide Carone.
Lucio Dalla ha saputo, come tutte le cose buone e genuine, dar sapore e odore ad una musica leggera Italiana che ha bisogno di cibarsi continuamente di buone canzoni, forse ci si chiede dove sia il ricambio generazionale attualmente, ma forse ce lo chiedevamo anche ai tempi di De Andrè, Battisti e appunto Dalla.
Marco Della Gatta
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