La casa di Lucio Dalla è nel cuore di Bologna, in via d’Azeglio 15. Vivendo a Bologna avevo capito che era una persona facile da incontrare: in Chiesa la Domenica (soprattutto nella basilica di San Domenico), nei bar vicino piazza Maggiore, per strada. Se gli gridavi “Ciao Lucio!” e lo salutavi con un “bela Lucio”, lui ricambiava amichevolmente. Ieri sera all’arrivo del feretro c’era una vera e propria processione di persone ad accoglierlo.
Oggi mentre le note di “Caruso” e “Canzone” attraversavano via D’Azeglio, ho percepito tutta la tristezza che ha avvolto la città. A Bologna la notizia ha toccato tutti particolarmente. Stamattina e per tutta la giornata in “piazza Grande” file interminabili di persone hanno voluto salutare ancora una volta l’amico, l’artista, il concittadino nella camera ardente allestita nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio. In piazza Maggiore per tutta la giornata hanno risuonato dieci canzoni : “Tu parlavi una lingua meravigliosa”, “E non andar piu’ via”, “Tango”, “Notte”, “Felicita’”, “Cara”, “Ayrton”, “Apriti cuore”, “Le rondini” e “Caruso”. Sopra la bara una sigaretta, una rosa e un cornetto e sopra al feretro un quadro titolato “Ultima cena” dipinto nel 2001 dall’artista Stefano Cantaroni, amico di Dalla. Mi ha colpito la storia del cornetto rosso. Pare che venga da una piccola bottega vicino a piazza del Plebiscito a Napoli, gestita da un signore che tutti chiamano “o’ professore”. E’ stato proprio “o’ professore”, a mandare il cornetto all’amico Lucio. Sotto la bara la corona di fiori inviata dal cantante spagnolo Julio Iglesias. Ai lati del feretro il gonfalone dell’università e della città di Bologna. Tra le prime visite nomi come: il sindaco Virginio Merola, Ron, Bobo Craxi, l’ex primo cittadino Giorgio Guazzaloca, Romano Prodi, Samuele Bersani, Nicoletta Mantovani, Claudio Sabatini. E ancora il rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, che ha dichiarato che “è caduta una torre”. I giornalisti Corrado Augias, Marco Travaglio, Milena Gabanelli. Gianni Morandi, che l’aveva appena visto partecipare a Sanremo’12 ha affermato : “Lucio ci ha fatto un brutto scherzo. Lui ne faceva tanti di scherzi, ma questo era veramente inaspettato. C’è un’ondata di affetto meravigliosa per un uomo che ci ha lasciato tante cose belle, tante canzoni, tante suggestioni, tante emozioni”. Non ultimo il presidente della Virtus Bologna Basket, una delle grandi passioni del cantante scomparso.
I funerali saranno invece domani 4 marzo, il giorno del suo 69esimo compleanno, alle 14,30 nella Basilica di San Petronio, con maxischermo in piazza. Sarà anche giorno di lutto cittadino per cui musei e pinacoteche resteranno chiusi. Intanto l’entrata della sua abitazione è stata sommersa da fiori, e biglietti con i testi delle sue canzoni. Una persona semplice con cui poter parlare, così lo descrivono gli emiliani. Da subito tante iniziative sono state proposte per celebrare l’artista concittadino. Da quella di sonorizzare Via d’Azeglio, a quella di dedicargli una piazza, o una strada. Il sindaco Virginio Merola ha espresso il suo profondo cordoglio e quello dell’amministrazione comunale per la scomparsa dell’ indiscusso protagonista della musica italiana ed internazionale, musicista, compositore, attore e regista. Ha ricordato Lucio Dalla per il suo straordinario talento, la sua creatività e il suo genio senza eguali, orgoglio di Bologna nel mondo. Poi ha proseguito ricordando il suo fondamentale contributo nel percorso che ha portato Bologna ad ottenere il riconoscimento di ‘Citta’ creativa della musica Unesco.
Giuseppina De Angelis
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