“Questo Napoli non molla mai”. Roberto Colombo è esperienza, saggezza e positività. Il portiere azzurro racconta ai microfoni di Radio Marte il suo primo anno a Napoli snocciolando le emozioni attraverso una dialettica sentita e trascinante…
“Napoli è una scelta che rifarei altre cento volte. Sapevo benissimo di dover essere alle spalle di due grandi portieri quali sono De Sanctis e Rosati ma è un’avventura che ho voluto abbracciare con entusiasmo. E devo dire che ho trovato un ambiente eccezionale, ancor più straordinario di come me lo ero immaginato a distanza. Tutti mi hanno fatto sentire subito a casa mia. E poi questo gruppo sportivamente ha ottenuto cose fantastiche. Una Società che è partita dalla Serie C ed è arrivata in cinque anni a questi livelli ha davvero compiuto una escalation entusiasmante”.
Terzo portiere con un curriculum di tutto rispetto…“Sì ho cominciato al Milan da giovane poi ho giocato in C ed B, ma non mi sono voluto fermare ad essere definito un portiere di categoria. Ho lavorato tanto per cercare di emergere ed in questo percorso mi ha aiutato molto la mia famiglia e la cultura solida che ho alla spalle ispirata da mio padre che resta per me il vero mito della mia vita…”.
Laurea in Scienze Politiche ed a breve anche la gioia di diventare papà…“Sì, in questi giorni ho sempre il cellulare acceso perchè mia moglie dovrebbe partorire a breve. Sono già emozionato, sarà una bambina e si chiamerà Alice…”.
E magari un giorno anche Alice visiterà il “Paese delle meraviglie”: ovvero lo stadio San Paolo….”I brividi che si provano al San Paolo sono una delle molle che mi hanno spinto al Napoli. Ci ho giocato da avversario con il Padova, eravamo in C1 ed il Napoli vinse 2-1. Ma l’emozione e la suggestione vissute in quello stadio non le ho provate da altre parti. Oggi anche il solo entrare al San Paolo mi dà grande entusiasmo”.
Il rapporto con De Sanctis e Rosati: “Sono due professionisti esemplari, ma ciò che mi piace di loro è che sono due ragazzi splendidi. Abbiamo creato una grande armonia tra di noi. Con Morgan ed Antonio credo che il Napoli sia davvero in buone mani. Io ho giocato con molti portieri che erano nel giro della Nazionale, e Morgan è uno di questi. Di lui apprezzo tantissimo la cura del particolare, la determinazione quotidiana, la voglia di arrivare in alto e la forza mentale. Spesso nel calcio conta più la testa che il fisico”.
E il Napoli ha testa e fisico per un gran finale di stagione…“Siamo sul pezzo, c’è una voglia assoluta di rialzarci. Abbiamo parlato tra di noi ed è emerso un desiderio comune ed una forte determinazione per essere ancora protagonisti. Stiamo lavorando tanto, siamo concentrati e ci sentiamo pronti ad affrontare al meglio queste sei partite. Speriamo ci sia anche l’episodio favorevole che possa far girare il vento a nostro favore. A volte un palo che si trasforma in gol può cambiare l’inerzia e la tendenza del match. Credo che in questo ultimo periodo ci sia mancata un po’ di fortuna. Ma state pur certi che questa squadra non molla mai”.
Bayern e Chelsea potrebbero dar vita alla finale Champions, per voi un orgoglio più che un rammarico…“Il fatto che il Napoli abbia affrontato alla pari e messo anche sotto a tratti due squadre di questo calibro, non fa altro che dare lustro e vigore alla splendida avventura di Champions. Io penso che non deve esserci spazio per la delusione, ma bisogna essere solamente gratificati e gioire della crescita esponenziale che questa Società ha ottenuto in Europa”.
Poi il ricordo di Morosini con cui ha condiviso la maglia del Bologna…”Quando penso a Piermario mi viene alla mente un ragazzo che ha affrontato un percorso doloroso di vita senza mai dare agli altri modo di notare la sua sofferenza. Ha sopportato tutte le avversità familiari reagendo sempre con il sorriso sulle labbra e forza positiva. Per me questo è stato Morosini: un uomo straordinario che ancora mi dà coraggio e mi emoziona”.
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