Basta un secondo per scatenare il panico in una città intera, ed ancora meno per far tornare alla mente i mai dimenticati fantasmi del passato. E’ successo a Berlino stamane, dove un allarme per un attacco chimico ha mandato in tilt un’intera città. Ben sei le stazioni metropolitane preventivamente chiuse dopo l’annuncio, da Karl-Liebknecht-Strasse fino ad Alexander Platz, con una conseguente paralisi generale di tutto il traffico cittadino. Tutto è iniziato alle prime luci del mattino, quando due dipendenti di una agenzia pubblicitaria locale hanno manifestato delle difficoltà respiratorie dopo essersi avvicinati ad una parete vetrata danneggiata nei pressi di una fermata dell’autobus.
Da qui si è subito pensato al peggio, difatti si è creduto che le difficoltà respiratorie dei malcapitati fossero dovuti alla presenza di un pericoloso composto chimico che risponde al nome di acido fluoridrico. Questi è una sostanza a base di idrogeno che può risultare letale per l’uomo in quanto capace di essere assorbita facilmente dalla pelle causando delle gravi ustioni, o peggio, provocare dopo l’inalazione dei gravi problemi polmonari che si possono rivelare irrisolvibili. Sul posto sono dunque intervenuti gli esperti del caso che per precauzione, hanno tenuto chiuse altre sei fermate di autobus e tram dalle 7 alle 9:30, creando così dei gravi disagi al traffico, ma soprattutto gettando nel panico un’intera città che ha temuto si potesse trattare di un attacco chimico in perfetto stile terroristico. Dopo gli accertamenti del caso, gli esperti hanno appurato che la sostanza presente alla fermata del bus aveva destato preoccupazione inutilmente dal momento che non si trattava del temuto acido fluoridrico, ma semplicemente del vecchio colore di graffiti che nulla a che vedere con attacchi chimici-terroristici. Da qui è tornata la calma e la città poco dopo è tornata alla normalità. A mezzogiorno infatti è stato dichiarato il falso allarme e sono state riaperte le stazioni metro e bus che hanno garantito la ripresa regolare della circolazione cittadina e stradale, ivi compresa la celeberrima Alexander Platz, anch’essa preventivamente chiusa alla circolazione dopo l’allarme dato in mattinata. Ancora da chiarire rimangono i motivi della crisi respiratoria di cui son rimaste vittime i due dipendenti dell’azienda pubblicitaria, problema che ha dato il via al susseguirsi di eventi e disagi che adesso fan sorridere il popolo di Berlino e del mondo intero che la guarda, ma che per qualche ora ha tenuto tutti col fiato sospeso, facendo ripiombare tutti indistintamente nel recente periodo buio degli attacchi terroristici islamici.
Francesco Lamanna
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