Il Parlamento belga ha dato voto favorevole all’estensione della pratica dell’eutanasia anche ai minori. Il provvedimento fa riferimento alla revisione della legge sull’eutanasia che in Belgio è in vigore dal 2002. Al termine di un lungo e acceso dibattito e, in seguito all’approvazione del Senato, la nuova legge è stata oggi approvata da una maggioranza trasversale di deputati che ha visto, tra i contrari, esponenti dei nazionalisti fiamminghi, dei democratici – liberali e alcuni liberali. I cittadini si sono espressi a larga maggioranza in favore del provvedimento (73% secondo un sondaggio), nonostante l’opposizione della Chiesa Cattolica che aveva organizzato anche un digiuno e quella di altre confessioni religiose che avevano ammonito dal rischio di rendere, in questo modo, piuttosto superficiale l’applicazione della “dolce morte”. Nello specifico, la nuova normativa prevede il ricorso all’eutanasia anche per i minori, senza limiti di età, purché ne venga certificata la “capacità di giudizio”, la presenza di malattie incurabili in fase terminale. Il testo della legge stabilisce anche che dovrà essere uno psicologo a dichiarare che il minore avrà scelto in totale libertà, anche se sarà comunque necessaria l’autorizzazione dei genitori. Con questo voto, il Belgio diventa il primo Paese al mondo a legalizzare l’eutanasia verso i minori senza alcun limite d’età (in Olanda, c’è una normativa simile, ma limita l’applicazione della “dolce morte” a partire dai 12 anni).
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