E’ vero che il cinema americano rende, quello degli altri paesi, un cinema che affanna per stare al passo. Da anni è così.
Ognuno di noi sa che, vedendo tra i dati di un film in programmazione la paternità Statunitense, ci sentiamo rassicurati e corriamo a vederlo, certi che, se anche il film dovesse risultare un flop, sarebbe pur sempre un flop americano. Gli altri paesi ci spaventano, e quelli che non sono particolarmente esperti di cinema francese, spagnolo o coreano, preferiscono stare a casa con la tv spenta pur di non tradire gli Stati Uniti, genitori del cinema di oggi!
Il cinema italiano, da sempre sinonimo di Cinepanettone o cinema di serie B, non ha più goduto di grande stima,da quando De Sica padre, Anna Magnani, Totò e Aldo Fabrizi ci hanno detto addio. Non godeva di grande stima e se anche ogni tanto sembrava si potesse godere di un bel film annunciato da grandi titoloni, all’uscita si storceva sempre il naso. Eppure qualcosa sta cambiando, qualcosa si muove nell’ombra delle case di produzione, tra i set di Cinecittà! Da qualche anno oramai il nostro cinema, da segni di ripresa e ha iniziato a specializzarsi in divertenti commedie, spensierate e godibili.
“Benvenuti al Sud” ( rifacimento del film francese Chez les ch’tis) ha inaugurato il fortunato filone di commedie, la fortunatissima coppia, Siani-Bisio irresistibile nelle vicende che vedevano unirsi, finalmente, nord e sud, ha bissato nel seguito “Benvenuti al Nord”. Da qui in poi, le commedie made in Italy hanno iniziato a dare il meglio e a regalarci nuove chicche come “Posti in piedi in paradiso” di Verdone con Marco Giallini, troppo spesso coprotagonista, che si sta ritagliando nel tempo uno spazio importante. In “Buongiorno papà”, accanto a Raoul Bova ( già presente nella nuova schiera di commedie con,” Nessuno mi può giudicare”, con una favolosa Paola Cortellesi), è proprio Marco Giallini a colpirci e stupirci con la sua verve, in un susseguirsi di battute in dialetto romanesco.
Claudio Bisio prosegue con il filone, fortunatissimo, del “Benvenuto” e ci riprova, con l’ultima commedia, appena arrivata nelle sale italiane, “Benvenuto Presidente”, in cui un uomo, dedito alla vita genuina ed appassionato di pesca, si trova suo malgrado ad essere eletto presidente della Repubblica e a dover cercare di mandare avanti il nostro paese.
Ancora Alessandro Siani con “Il principe Abusivo” affiancato da Christian De Sica e Serena Autieri, ci ha regalto un film davvero divertente, che ancora punta tutto sulle diversità (questa volta economiche) tra due mondi distanti, quello dei reali e dei poveri “normali” come tutti noi!
La carta vincente di queste commedie è il potere che hanno di farci identificare nei personaggi, nelle situazioni e nelle condizioni socioeconomiche che, nel bene o nel male, al giorno d’oggi sono simili per tutti e spesso si avvicinano più al tragicomico che al comico vero e proprio.
Romina Masecchia
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