MILANO – “Diciannove anni di sofferenza e di gogna, una cosa incredibile”. Questo il commento di Silvio Berlusconi alla sentenza con cui la Cassazione ha annullato la condanna in appello di Marcello Dell’Utri.”Ho letto commenti violenti sulla sentenza Dell’Utri da parte del partito della magistratura. Quando le sentenze erano di loro gradimento, dicevano che le sentenze non si commentano”. Lo ha detto a Udine il segretario del Pdl, Angelino Alfano. “La magistratura è divisa in partiti che per eufemismo si chiamano correnti; correnti che fanno congressi e che hanno iscritti”, ha detto il segretario del Pdl intervenendo all’Assemblea dei Coordinamenti e degli eletti del Friuli Venezia Giulia. Alfano ha aggiunto di “aver letto questa mattina sui giornali dichiarazioni in cui si chiede di cancellare quella sentenza”.”L’annullamento del processo d’appello contro il senatore Marcello Dell’Utri è stato motivato dal Pg Francesco Iacoviello con un elegante perifrasi che resa in termini spicci sta a significare: fumus persecutionis. Insomma la Cassazione ha depennato la norma giuridica cara ai Torquemada straccioni secondo cui ‘il sospetto è l’anticamera della verità’ e ha riportato per un attimo l’Italia nel novero dei Paesi a elevata civiltà giuridica”. E’ quanto dice Osvaldo Napoli, vice capogruppo del Pdl che commenda la decisione della Cassazione sul senatore. “I commenti di qualche magistrato a quella sentenza lasciano basiti. Sostenere che ‘i giochi sono aperti’, significa che qualche magistrato ‘gioca’ con la libertà e la carcerazione di una persona. E’ lecito chiedersi se il Csm esista ancora come organo di autogoverno dei magistrati o se non sia ridotto a un cenacolo di perditempo”.
Fonte: Ansa
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