E qui casca l’asino. Berlusconi è stato condannato a sette anni, con la sentenza di primo grado, e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Nell’ambito del processo Ruby, l’ex premier ha pagato più di quanto richiesto dall’accusa per il reato di concussione. Come sottolineato da Crozza nel corso della trasmissione Ballarò del martedì sera: «Berlusconi è davvero perseguitato. Dai reati! In un anno ha preso 12 anni. La magistratura gli sta allungando la vita! Ma a Berlusconi non è venuto il dubbio che Ghedini si sia laureato al Cepu? E’ l’unico difensore che riesce a far prendere al suo assistito più anni di quelli chiesti dall’accusa!».
A prescindere da tutta la satira politica che, da sempre, aleggia intorno al Cavaliere – Silvio Berlusconi già pensa alla sua sostituzione ai vertici del Pdl. Marina Berlusconi è designata per la successione, un’eredità morale difficile da sopportare per una donna. La figura femminile ha sempre avuto un ruolo molto particolare e poco chiaro nella vita dell’ex premier. Una madre decantata e ammirata oltre la sua morte, una moglie Veronica Lario che ha vissuto al suo fianco sopportando gli scandali e ha affrontato una separazione milionaria scaraventata sulla piazza mediatica. E poi ci sono le scappatelle reali o presunte attribuitegli dalla stampa, i festini nella sua villa ad Arcore, gli scandali sulle “fidanzatine” ventenni di Silvio Berlusconi e – come non ricordare – la presenza dell’allora Premier alla festa per i diciotto anni della napoletana Noemi Letizia.
Il rapporto di Silvio Berlusconi con le donne è sempre stato piuttosto torbido. Sembra quasi un paradosso che la condanna per concussione aggiunto al reato di prostituzione minorile sia stata emanata da un tribunale formato da tre giudici di sesso femminile: Orsola De Cristofaro, Carmela D’Elia e il presidente Giulia Turri. La richiesta dell’accusa nella persona di Ilda Boccassini era di sei anni, ma i giudici della IV sezione penale del tribunale di Milano hanno maggiorato la pena di un anno proprio perché hanno riscontrato una sudditanza tra i reati contestati all’ex presidente del consiglio. «Ero veramente convinto che mi assolvessero perché nei fatti non c’era davvero nessuna possibilità di condannarmi. E invece è stata emessa una sentenza incredibile, di una violenza mai vista né sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese. Non è soltanto una pagina di malagiustizia – ha sottolineato Silvio Berlusconi – è un’offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese. Ma io, ancora una volta, intendo resistere a questa persecuzione perché sono assolutamente innocente e non voglio in nessun modo abbandonare la mia battaglia per fare dell’Italia un paese davvero libero e giusto».
Roberta Santoro
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