Calcio, Champions League: Zenit San Pietroburgo-Milan 2-3

Il Milan espugna 3-2 il difficile campo dello Zenit anche grazie ad un pizzico di fortuna e ora può concentrarsi sul derby di domenica con più serenità

SAN PIETROBURGO – Il talento di El Shaarawy e la grande serata di Abbiati. Il Milan espugna il difficile campo dello Zenit (per i russi ultima sconfitta interna il 30 settembre 2008 con il Real Madrid, poi 12 vittorie e 4 pareggi) anche grazie ad un pizzico di fortuna e ora può concentrarsi sul derby di domenica con più serenità. Il 3-2 finale, firmato anche da Emanuelson e dall’autorete di Hubocan (per lo Zenit gol di Hulk e Shirokov) rilancia i rossoneri nel girone dopo il pareggio casalingo contro l’Anderlecht. Generosa ma troppo confusa, invece, la squadra di Spalletti, che ha pagato anche la giornata poco ispirata dei due neo costosissimi acquisti, Witsel e Hulk.

GIOIELLO EL SHAARAWY – Il Milan parte bene, con personalità. I rossoneri fanno girare il pallone mettendo i crisi i russi fin dai primo minuti. Montolivo e De Jong prendono in mano il centrocampo, mentre in avanti la mobilità di Emanuelson, El Shaarawy e Bojan manda in tilt la difesa di Spalletti. Al 5′ lo spagnolo sfiora il gol con una conclusione respinta da Malafeev. La squadra di Allegri spinge e in tre minuti, tra il 13′ e il 16′, ne segna addirittura due. Prima Emanuelson beffa il portiere russo con una punizione deviata nettamente dalla barriera, poi si scatena il ‘Faraone’. Il giovane talento rossonero raccoglie la palla sulla trequarti, acquista velocità e riesce a saltare quattro avversari in slalom prima di prendere la mira e segnare il fantastico 2-0. Spalletti è ammutolito, Hulk fuori partita. Lo Zenit sbanda ma nel finale deve pensarci un grande Abbiati a respingere la reazione rabbiosa dei russi. Il portiere milanista prima respinge una deviazione pericolosa di Montolivo in area, poi si oppone ai tentativi di Hulk (due volte) e Shirokov. Al 46′, però, nulla può sul violento sinistro dell’attaccante brasiliano.

AUTOGOL DECISIVO –
 Il Milan accusa il colpo e in avvio di ripresa subisce il pareggio. Abbiati questa volta calcola male la traiettoria del pallone su calcio d’angolo, sbaglia l’uscita e concede a Shirokov un facile colpo di testa nella porta ormai sguarnita. Lo Zenit ha più energie e cerca il gol della clamorosa rimonta mentre i rossoneri calano sempre di più. Allegri è preoccupato e prova a cambiare sperando di ritrovare la brillantezza della prima mezz’ora. Fuori un inconsistente Bojan, dentro Pazzini. Poco dopo forze fresche anche a centrocampo: Emanuelson lascia il posto a Nocerino. Nel momento più critico del Milan, però, arriva l’episodio che risolve tutti i problemi rossoneri. Su un cross dalla destra, Pazzini cerca di intervenire sulla palla mancandola. Il movimento del centravanti inganna Hubocan che beffa Malafeev con una deviazione maldestra. Poco dopo Abbiati salva tutto su una grande conclusione di Anyukov dal limite. In previsione del derby di domenica, anche l’arrivo della fortuna è sicuramente un buon segno.

Fonte: corrieredellosport.it

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