Daniele De Rossi è tranquillo e spesso sorride rispondendo ai giornalisti. Il suo incontro in sala stampa non poteva che partire dalle domande sul ruolo che andrà ad occupare nella gara d’esordio con la Spagna: “Non state parlando con un difensore centrale – dice sorridendo – state parlando con un giocatore che è a disposizione, che sa adattarsi e accettare ogni cosa. Non sono disperato, anzi, posso sicuramente dire che giocherò in quel ruolo con la massima convinzione possibile. Magari potrebbe anche essere una soluzione per il futuro, magari potrei diventare il miglior difensore del mondo. Sicuramente non scendo in campo con l’alibi del ruolo, ma per dare il mio contributo in una partita che sarà molto difficile, visto che affrontiamo una squadra fortissima che negli ultimi quattro anni ha fatto cose incredibili”.
Sul giocatore della Roma, campione del Mondo nel 2006, sono riposte molte speranze: “Però io non sono e non mi sento il salvatore della Patria – assicura – Il mister è convinto di questa soluzione, io e i miei compagni siamo altrettanto convinti. Con la Spagna scendiamo in campo per vincere”.
I compagni lo stanno aiutando nell’inserimento in questo ruolo inedito: “Tutti i ragazzi della difesa sono pronti a darmi indicazioni e sono convintissimo di poter giocare in questo ruolo. E’ un ruolo simile a quando giocavo regista. La differenza la fa l’organizzazione di gioco e il carattere che ci vorrà contro una squadra del calibro della Spagna. Il CT ha cominciato a provarmi in questo ruolo dopo la sconfitta con la Russia. Mi ha detto ‘Daniele, ti metti in mezzo perché voglio un centrocampista in quel ruolo’”.
De Rossi non vuole sentire parlare di una squadra con poca esperienza. “Non credo che, per il solo fatto che siamo rimasti in pochi dopo il Mondiale, questa squadra non sia una squadra inesperta. Molti di questi ragazzi giocano in grandi squadre e affrontano competizioni importanti. Da questo punto di vista non mi preoccupo. Ho fiducia, credo che questa squadra possa stare al livello delle altre, anche se vedo la Spagna un gradino sopra tutte”.
Non manca una domanda sul calcio scommesse: “Penso che l’Italia vada tutelata. Sicuramente le ultime settimane non sono state facili, ma non voglio e non vogliamo essere tirati in ballo per cose che non abbiamo commesso. Sicuramente ci sono state delle situazioni strane, ma non è tutto marcio come qualcuno vuole far credere”.
Si parla anche dell’accoglienza ricevuta a Cracovia e della questione razzismo: “In Polonia siamo stati accolti alla grande, sono stati tutti carinissimi con noi. Se ci dovessero essere episodi di razzismo non sarà un solo giocatore ad abbandonare il campo, ma tutta la squadra. Prenderemo tanti cartellini gialli? Non credo che il problema sia quello”.
Fonte: Figc.it
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