“Torno per dare il mio contributo, non per andare in vacanza”. Parola di Antonio Di Natale, il bomber dell’Udinese tornato in azzurro dopo il Mondiale Sudafricano, che lo vide andare in gol nell’ultima gara contro la Slovacchia. “Ho trovato un gruppo giovane e con tanto entusiasmo – ha dichiarato – Noi problemi in attacco? Non direi, ci sono due fenomeni come Cassano e Balotelli e poi ci sono anche io. Ho fatto 80 gol in tre anni, qualcosa vorrà dire. Sono qui per mettere in difficoltà il mister e se sarò chiamato in causa sono sicuro che farò benissimo”.
L’attaccante azzurro è concentrato sul futuro: “Non voglio pensare alla Spagna e a quello che è stato, nè a quel rigore fallito nel 2008. Ora vivo questa avventura con tanto entusiasmo e vedo che nel gruppo si respira la stessa aria”. A chi gli chiede se gli pesi la maglia azzurra risponde: “Puó essere , questa è una maglia pesante, ma ora ho 34 anni e ho la mia esperienza da poter mettere al servizio del gruppo. Ho fatto il mio percorso con l’Udinese. Credo che arrivare terzo a Udine sia come vincere uno scudetto. Con questa maglia mi sono tolto tante soddisfazioni e non ho rimpianti, ora mi piacerebbe farlo in azzurro. Devo tutto al presidente dell’Empoli Corsi, il primo a credere in me, e alla famiglia Pozzo”. Un pensiero va anche alla vicenda di Scommessopoli: “All’Udinese sarebbe impossibile fare questo – scherza – sono tutti stranieri. A parte le battute sono per il calcio pulito, certe cose non devono esistere e chi ha sbagliato deve pagare. Il calcio è lavoro, sudore, vittorie, ma anche sconfitte. E’ stato brutto vedere anche scene come quelle di Genova, io di istinto la maglia non me la sarei mai tolta, perché me la sono sempre sudata e anche perché certe cose è difficile spiegarle ai bambini”. Su Prandelli ha un’idea precisa: “In questi due anni ha saputo creare un bel gruppo, riportando entusiasmo. Sapevo che mi stava seguendo, anche se non mi chiamava, e sapevo che alla fine se avessi fatto il mio percorso sarei stato premiato. Così è stato. Credo che questa squadra possa fare bene”. Anche sui possibili compagni d’attacco ha le idee chiare: “Non ho mai giocato né con Balotelli né con Cassano. Non mi vedrei male nemmeno insieme a tutti e due. Il mio ruolo? Rendo meglio come prima punta, ma sono a completa disposizione del CT”. Ultima considerazione sul momento in cui deciderà di attaccare le scarpette al chiodo: “Ora penso agli Europei, poi ho un altro anno di contratto con l’Udinese. Vedremo, voglio passare più tempo con i miei bambini”.
Fonte: Figc.it
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