È uno strano destino quello del 23enne difensore argentino Federico Fernandez. In panchina con il Napoli, la sua squadra di club, e titolare sempre più inamovibile con la Selecciòn di Alejandro Sabella. I suoi 191 centimetri spiccano anche tra gli americani a Times Square quando fa il turista in una New York stracolma di turisti, molti napoletani che lo riconoscono subito senza però disturbarlo oltremodo. È contento, soddisfatto il ragazzo di Tres Algarrobos dopo il gol di testa del 3-3 nell’amichevole di sabato contro il Brasile. Il colpo di testa è una sua specialità. «Anche se è stata un’amichevole, segnare un gol al Brasile dà sempre un’emozione particolare per noi argentini. È stata una rete importante che ci ha permesso di pareggiare e poi di vincere trascinati da Leo Messi. Sui colpi di testa sto crescendo. In area cerco di far valere i miei centimetri. Lo feci a Monaco, all’esordio in Champions con il Napoli».
16 presenze, 9 volte titolare, 7 dalla panchina. Crede di meritare più spazio?
«È stata una stagione comunque positiva che mi è servita per collaudarmi in un campionato molto competitivo. Abbiamo vinto la Coppa Italia. Ovviamente non nego che mi piacerebbe avere più minuti ma la stagione è stata molto importante perché ho acquisito esperienza in un sistema di gioco dove le difese hanno un ruolo fondamentale».
In tribuna a New York a vederla c’era anche il ds Bigon. Dove immagina il futuro?
«A Napoli mi trovo bene. Certo la passione dei tifosi verso la squadra è straripante e la privacy è quasi un’utopia ma io sono contento di stare in azzurro e di giocare e migliorare nel campionato italiano».
Spesso la difesa è stata messa sotto torchio dalla critica. Che cosa è mancato in un alcuni momenti?
«Probabilmente c’è stata un po’ di stanchezza fisiologica che è subentrata e ci può stare. Ma i miei colleghi di reparto hanno giocato bene e hanno retto ai continui impegni che si sono accavallati in inverno. Reggere fisicamente e psicologicamente a competizioni così prestigiose come quelle giocate quest’anno non è stato facile. Chi ha giocato lo sa bene».
Voci di mercato: la Roma e la Samp la vogliono.
«Non saprei. So solo che mi piacerebbe continuare a giocare con il Napoli trovando più spazio. Quella passata, come detto, è stata una stagione di collaudo; quella futura, almeno spero, sarà quella della consacrazione».
Lavezzi andrà via. Lunedì sarebbe atteso a Parigi per le visite mediche. Il Napoli che cosa perde?
«Il Napoli perderebbe un grande giocatore e io perderei un grande amico che mi ha aiutato moltissimo nell’ambientarmi in città. Consigli e informazioni li chiedevo spesso a lui. Qualunque sarà il suo futuro gli auguro le migliori fortune».
Fonte: Il Mattino
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