La FIFA dice sì alla tecnologia nel calcio: l’Ifab, il Board della Federazione mondiale, ha dato il via libera all’uso dell’Occhio di falco per evitare episodi di gol-fantasma, che sarà utilizzato per la prima volta in occasione del Mondiale per club in programma a Tokyo a dicembre. L’Ifab ha promosso entrambi i sistemi che avevano già superato la prima fase di sperimentazione: non solo l’Occhio di Falco (già usato nel tennis e nel cricket), basato sul riconoscimento ottico attraverso le telecamere (sei per porta), ma anche il GoalRef, che sfrutta campi magnetici e pallone col microchip.
SI PARTE AL MONDIALE PER CLUB – La decisione, ha fatto sapere il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, è stata presa all’unanimità e le due tecnologie, in caso di esito positivo al Mondiale per club, saranno utilizzate anche nella Confederations Cup del 2013 e nella Coppa del Mondo 2014 in Brasile. Il presidente della Fifa, Blatter, si era dichiarato a favore della tecnologia dopo l’errore clamoroso in Ucraina-Inghilterra dell’ultimo Europeo: alla squadra padrona di casa non fu concesso un gol, nonostante il salvataggio da parte di Terry fosse avvenuto chiaramente oltre la linea. Da sempre contrario invece il presidente Uefa, Michel Platini.
SI’ AGLI ARBITRI DI PORTA – Ma la Fifa ha anche deciso di non rinunciare alla positiva esperienza degli arbitri di porta, che hanno integrato in questi ultimi due anni la terna arbitrale collocandosi a fianco delle porte: le partite saranno dirette infatti da una ‘cinquina’ arbitrale, composta da arbitro, 2 assistenti-guardialinee e 2 arbitri di porta. Questi potranno essere utilizzati in qualsiasi competizione se gli organizzatori riterranno opportuno ricorrere a questa soluzione.
COME FUNZIONANO GLI STRUMENTI – Il GoalRef è la tecnologia che sfrutta i campi magnetici a bassa frequenza. Quando la palla, dotata di un micro chip, oltrepassa nella sua totalità la linea di porta, avviene il cambiamento nel campo magnetico, che permette di determinare con precisione la posizione esatta del pallone. Se è gol, in un secondo viene trasmesso un segnale via radio agli arbitri e appare un messaggio sui loro orologi che vibrano anche. L’Occhio di falco sfrutta invece una serie di telecamere (da sei a otto) piazzate sulla linea di porta, con l’obiettivo di calcolare la posizione esatta della palla. I dati raccolti generano un’immagine tridimensionale della traiettoria del pallone. In meno di un secondo, viene comunicato agli arbitri se è gol.
I CASI PIU’ CLAMOROSI – L’ultimo caso è stato quello di Ucraina-Inghilterra, mentre in Italia, per trovare casi eclatanti, basta tornare all’ultimo campionato. In entrambi i casi protagonista in negativo il Milan: la rete di Muntari alla Juventus (palla ricacciata in campo da Buffon, ma entrata di almeno mezzo metro) e quella altrettanto non vista di Robinho al Catania. Con un contorno di polemiche che si sono trascinate per mesi. Ma i gol ‘fantasma’ hanno deciso anche sfide mondiali. Il 30 luglio 1966, finale mondiale, a Wembley un tiro di Geoff Hurts colse la traversa. Palla dentro solo per il guardalinee, così soprattutto grazie a quel gol finì 4-2 e l’Inghilterra vinse il suo unico titolo mondiale. Ventisette giugno 2010, ottavi di finale in Sudafrica, ancora Inghilterra-Germania. Stavolta è il tiro di Lampard a cogliere la faccia inferiore della traversa e rimbalzare mezzo metro oltre la linea, ma l’arbitro non se ne accorge. Sarebbe il gol del 2-2, invece i tedeschi vinceranno 4-1.
Fonte: repubblica.it
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