Aurelio De Laurentiis, Presidente del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Radio 24.
“Se sono appassionato più di cinema o di calcio? Sono due amori complementari. Fare cinema mi ha aiutato a fare calcio, all’inizio non sapevo nulla. Andai allo stadio quando il Milan di Barcellona vinse la Coppa dei Campioni contro la Steaua e un paio di volte da piccolo per il Napoli, ero appassionato principalmente di basket. Conoscevo il passato e la storia del Napoli, lavorai anche con Maradona in merito a un’opera cinematografica. Quando mi parlavano di moduli per me era un mistero”.
Più facile trattare l’ingaggio con Verdone o Lavezzi?
“Nel cinema ho cercato sempre di parlare con i registi e poi integrare i procuratori al momento della firma, nel calcio è diverso perché si deve intavolare una doppia trattativa con club e agente. C’è una stortura, questi contratti che il calciatore fa col club dovrebbero essere trasferibili. Ogni volta si comincia daccapo, quindi i procuratori cercano di favorire i trasferimenti per lucrare maggiormente. I contratti dovrebbero essere trasferibili, con stesso ingaggio da un club a un altro”.
Sulla possibilità di entrare in politica
“Non entrerei mai in politica, non mi divertirei. Non ho avuto richieste in merito, sanno che sono un personaggio scomodo”.
Sul Sindaco Luigi De Magistris
“Il sistema in Italia è sbagliato. Inutile votare un sindaco se poi deve scontrarsi contro una giunta comunale, non può governare. Di stipendio prende 4500 euro al mese, è ridicolo. Per le responsabilità che ha un primo cittadino dovrebbe recepire un milione di euro l’anno, De Magistris è un manager che ha 16mila dipendenti al Comune di Napoli. E’ una persona perbene, si sta comportando bene ma vedremo se riuscirà a rispettare il suo programma. Se tifava per l’Inter? Molte persone mi fanno dubitare di essere del Napoli, lo invito allo stadio e capisco che deve farsi vedere a Fuorigrotta per il suo ruolo istituzionale. Non viene sempre allo stadio, viene quando può venire. Chi mi fa dubitare di tifare Napoli? Ci sono stati anni bui per il club azzurro, le persone famose si ricordano degli anni d’oro di Maradona”.
Su Diego Armando Maradona
“Senza togliere nulla a Diego, guardo sempre al futuro. Rivorrei Maradona a Napoli? Certo, ha problemi col Fisco. Cosa potrebbe fare Diego in azzurro? Le persone non vanno usate ma utilizzate, potrebbe essere l’ambasciatore nel mondo del Napoli. Nei prossimi anni aumenterà il mercato del calcio in India e Cina, lì il mercato rappresenta tre miliardi di persone. Magari potrebbe diventare ambasciatore del Napoli senza mettere piede in Italia. Quanto sono disposto a spendere per Maradona? E’ esoso, per Tifosi mi costò 500 milioni di lire per un solo giorno. Diego allenatore? Non può fino a quando non risolverà i problemi con lo Stato”.
Su Cavani, Lavezzi ed Hamsik
“Non c’è nessuno che può acquistarli. Nessuno è vendibile, non li cedo. Li cederei solo per un’offerta irrinunciabile, ovvero quelle che raddoppiano o triplicano il valore del calciatore. Cavani non lo cederei nemmeno per 70 milioni, una volta lanciai una provocazione: 100 milioni per il matador. Lavezzi è l’anima del Napoli, non va via nemmeno per 50 milioni. Hamsik? Lo considero mio figlio, nemmeno lo slovacco vale meno di 50 milioni. Per i bilanci non sono costretto a cedere nessuno”.
Il più grande difetto di Mazzarri?
“Per me non ha difetti. Non è irascibile o permaloso, sta sul pezzo 24 ore al giorno e usa al massimo la sua professionalità. Si lamenta per gli arbitri? Quello lo fanno un po’ tutti, ma accade a causa dei media”.
Sulla tecnologia nel calcio
“Sono d’accordo anche per i due giudici di porta. Anche Platini vuole i due arbitri in più”.
Sulle dichiarazioni di Buffon dopo Milan-Juventus
“Lo difendo e non lo condanno. Ha fatto bene a esprimere il suo pensiero”.
Sulla Champions League
“Se dovessimo vincere non posso spogliarmi (ride, ndr). Al massimo cercherò di invitare tutti gli uomini del calcio che stimo per una festa”.
Riproduzione Riservata ®