Aurelio De Laurentiis, Presidente del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport24.
“Questa visita a Castel Volturno era dovuta, io qui non metto mai bocca e sono il meno presente possibile durante gli allenamenti. E’ compito dell’allenatore preoccuparsi di certe cose, ma visto che la maggior parte di questi ragazzi stanno con me da diversi anni li ho voluti guardare negli occhi e gli detto di non parlare sempre della Champions League come di una scusante per le brutte prestazioni in campionato. Abbiamo giocato e superato il girone della morte, ma perdiamo in maniera incredibile contro le provinciali. Non vorrei che la squadra si deprima, Napoli è una città che sorride. Con la squadra abbiamo ripercorso la strada percorsa insieme, mi auguro che questa sia stata una riunione distensiva”.
Come ha visto la squadra?
“Si sono messi anche a ridere durante il mio discorso, vuol dire che in loro c’è ancora dello spirito. Non è stato un confronto, ma un discorso tra colleghi di diversa tipologia”.
Cosa vuole dire ai tifosi?
“Loro sono sempre straordinari e dalla parte dalla squadra. Certo, a un certo punto vogliono vincere. Abbiamo sei gare da giocare e in classifica non è successo nulla, ieri è salita solo la Roma. Se avessimo i punti dello scorso anno probabilmente saremmo primi, ma noi non possiamo avere una rosa con 60 calciatori. Si può fare un mercato più o meno valido, ma questo non vuol dire che i calciatori non sono validi. Capita che non ci si ambienta o non si entra in determinati meccanismi. Nel calcio 2+2 non fa 4”.
E’ questo il momento giusto per un ulteriore salto di qualità?
“Mi fa molto piacere che Platini stia pensando che si va incontro a un campionato europeo di più vaste proporzioni. Probabilmente dobbiamo diminuire le squadre in Serie A da 20 a 16 per dar vita a un campionato europeo vero e proprio. Non c’è bisogno di un’estrazione per decidere chi dovrà giocare in questo campionato, ma in questo modo renderemo molto più attivi i tifosi di tutto il mondo”.
Mercato in uscita. Sono arrivate proposte?
“Ma non vi siete stancati sempre delle stesse domande? C’è solo Lavezzi che ha una clausola rescissoria a 32 milioni di euro. Ieri la squadra era mutilata nella sua anima. Da Napoli non si muoverà nessuno, solo il pocho può trasferirsi se decide di andare in Russia, nella steppa. Bisogna capire se uno lavora solo per i soldi… Io lavoro per un’altra cosa”.
Mazzarri è ancora l’uomo giusto per il Napoli?
“Tra noi c’è una simpatica intesa. Sembriamo sempre imbronciati, ma la realtà è che siamo sempre sul pezzo nei nostri difficili ruoli. Per dar seguito alle istruzioni di Platini non è facile arrivare alla fine dell’anno. Qui si vuole vincere tutto e tenere i conti in ordine. Anche noi possiamo avere qualche problema psichico”.
Cosa serve per un Napoli più competitivo? Si può aggiungere qualcosa?
“Sicuramente si, nel calcio si aggiunge sempre freschezza ed esperienza”.
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