Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Marte.
“Ci sarebbero da dire tante cose, perdere con la Juve ci può stare. Ci dispiace, ma bisogna ragionare e guardare come si è perso. La sconfitta va accettata, ma bisogna valutare la crescita di questi anni. Bisogna valutare l’andamento della gara, ho fatto i complimenti ai ragazzi. Mi spiego meglio: parto dalla fine, nel momento del gol di Caceres stavamo giocando meglio della Juve. Questi sono dati riscontrabili, oggi parlerò con i ragazzi per correggere le disattenzioni; ci sono dati incoraggianti, siamo stati l’unica squadra finora che ha avuto maggior possesso palla della Juve sul campo bianconero. Nella ripresa è stato ancora superiore, la supremazia territoriale l’ho vista dalla panchina. Nel momento migliore nostro (Pandev ha sfiorato il vantaggio), nell’azione successiva sono stati bravi a segnare con Caceres. In quel momento stavamo comandando la gara, c’era l’impressione di poter sbloccare la gara. Questo è il dato importante, l’anno scorso con la stessa squadra (eccezion fatta per due elementi) la Juve ci aveva schiacciati nella nostra metà campo. Le gare si possono vincere e perdere, sono più che contento di quello ch ho visto fare alla squadra. Questa è la crescita, brucia il risultato ma questo è un dato confortante: siamo andati a Torino e imposto il nostro gioco alla Juve. Il secondo gol è la conseguenza del primo, Pogba ha centrato il tiro della domenica. Il mio futuro? Vi spiego nuovamente la situazione, in estate ho fatto la scelta: per la prima volta in carriera sono in scadenza. È arrivato il momento di fare così per una serie di motivi, darò l’anima come sempre. A fine anno guarderò cosa ho fatto e cosa mi sentirò di fare. Anche Guardiola è sempre stato in scadenza, nessuno mai ha detto qualcosa. Adesso penso al Dnipro e al Chievo, non parlerò più di questo argomento. Se un giornalista dovesse farmi una domanda simile nei prossimi mesi passerò alla domanda successiva, ho voluto chiarirlo in diretta con la mia voce. Ieri mancavo all’allenamento? Ho letto su alcune testate che ero stanco, i tifosi hanno diritto di sapere la verità: dopo la gara con la Juve e aver valutato col mio staff, ho deciso di lasciare ai calciatori un giorno libero. Alcuni ragazzi che non hanno giocato i 90’ a Torino hanno chiesto di allenarsi, quindi l’allenamento di ieri è stato facoltativo. AI ragazzi ho messo a disposizione il magazziniere, il fisioterapista e il preparatore atletico. Hamsik è andato ugualmente a Castelvolturno, sono nel centro tecnico da tre ore e aspetto i ragazzi per l’allenamento odierno. Contro la Juve abbiamo dato il massimo, nella vita bisogna accettare anche le sconfitte ma ripartiamo con entusiasmo in vista dell’Europa League. Sto cercando di diminuire le sigarette, la stagione è molto lunga e per questo cercherò di smettere di fumare per lavorare ancora meglio. Ho saltato un solo allenamento nella mia carriera, quando ero alla Reggina a causa di una influenza. Da tre anni a questa parte, a Castelvolturno arrivo sempre un’ora prima dei ragazzi. Un commento sulla gara con la Juve? Aggiungo che sono orgoglioso dei ragazzi, ho portato il Napoli a competere con i bianconeri. L’anno scorso Juve e Lazio è finita 78% contro il 22% per i bianconeri, contro il Milan e l’Inter la Juve ha avuto il 60% di possesso; il Napoli ha avuto più possesso della Juve l’altroieri, per me questa cosa deve darci coraggio e forza per migliorare in futuro. Purtroppo il risultato ci ha penalizzati. Non bisogna fare tragedie, finora abbiamo perso solo con la prima in classifica. Le sostituzioni? Un tecnico si basa sulla logica e su cosa vede in campo in quel momento. Nella ripresa abbiamo giocato meglio, poco prima del gol di Caceres abbiamo sfiorato il gol con Pandev. La sensazione era quella che la Juve non potesse più colpire, ho chiesto a tutti i ragazzi dal 60’ come stavano. Dal punto di vista tattico siamo stati perfetti; se fosse uscito Pandev, Chiellini poteva salire. Grazie a Goran abbiamo tenuto alta la squadra, se avessi tirato fuori Hamsik sarebbe cambiato molto dall’aspetto tattico. In quel momento ho pensato che il Napoli stava crescendo, cambiare qualcosa sarebbe stato solo un rischio. I bianconeri erano sempre pressati, non c’era bisogno di far nulla, nel momento in cui abbiamo preso il gol ho provato a rischiare qualcosa schierando il ragazzo Insigne su Lichtsteiner. Purtroppo Pogba ha realizzato il gol della domenica, sono tuttavia felice e orgoglioso di quello che abbiamo fatto. Guardo avanti con fiducia, col Chievo sarà difficile e per questo il campionato è insidioso. Sono però tranquillo, la squadra ha fatto un passo in avanti. Ci brucia solo aver perso. In cosa può migliorare il Napoli? Io cerco sempre la prestazione e il gioco. Alla migliore squadra d’Europa abbiamo concesso poco: in Champions la Juve non ha ancora perso e in Italia domina da un anno e mezzo. Non bisogna dimenticare che la Roma a Torino dopo 20’ era già sotto per 2-0. Non bisogna pensare di essere i più forti, in estate avremmo firmato per un avvio di stagione del genere. Questa sconfitta si gestisce pensando alla prossima gara, col Chievo faremo di tutto per metterli sotto. Nel calcio ci sono cose inconcepibili, si può fare un assedio e poi perdere la gara. La difesa era la migliore del campionato prima di sabato, abbiamo preso due gol per sbaglio; sicuramente il nostro reparto arretrato è migliorato in tutto, se non avessimo preso gol con la Juve la nostra porta sarebbe ancora inviolata in trasferta. Con questo andamento, il nostro bottino a fine stagione sarebbe di 79 punti. La prestazione è molto confortante. Gara col Dnipro? Preparerò la sfida al meglio. Stravolgere la squadra? Abbiamo preso Mesto per sopperire Maggio, anche Giandomenico dovrà giocare in coppa. Dossena? C’era lui prima che Zuniga diventasse tra i migliori d’Europa; perché in Ucraina non potrebbe giocare Andrea? Abbiamo una rosa estesa proprio per i tanti impegni tra campionato e coppa. Insigne e Vargas? Lorenzo ha giocato in tutte le gare di campionato e sempre in Europa League, sono due talenti da valorizzare come ho fatto in passato con Lavezzi, Hamsik e Cavani. Il Matador si è migliorato con il lavoro a Napoli, è esploso qui dopo le buone stagioni a Palermo. Il servizio del TGR Piemonte? Sinceramente non l’ho visto, chi sbaglia deve pagare. I cori che ho sentito a Torino sono una vergogna, gli organi competenti devono fare il loro lavoro. È inaccettabile se lo fanno i nostri tifosi come i fan della Juve”.
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