Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha tenuto una conferenza stampa alla vigilia della trasferta di campionato in programma a Bologna.
“Visto il calendario mi sembra favorita l’Udinese, noi affrontiamo una delle squadre più in forma del campionato. Il Bologna – da quando è cambiato modulo – ha fatto meno punti solo di noi, Juventus e Milan. E’ la tappa fondamentale del nostro cammino, ora possiamo dirlo, poi non ci saranno margini di recupero. Un passo falso potrebbe costare caro. Sono contento che i tifosi abbiano accolto il nostro appello e domani saranno in tanti al Dall’Ara. Vorrei creare un clima come se fossero in casa. Come allenatore, credo sempre di mettere in campo la squadra che mi dà più garanzie. Nelle ultime quattro, abbiamo collezionato tre vittorie e un pareggio, in campo ci va chi mi offre equilibrio e garanzie. Saranno fondamentali pure i tre cambi, i giocatori importantissimi devono capire che se c’è un compagno che è un top player come Pandev sta attraversando un momento di forma particolare, quindi un altro può aspettare il suo turno”. Mazzarri commenta l’episodio relativo a Delio Rossi: “Vorrei dire qualcosa a Ulivieri, il nostro presidente degli allenatori, che è una grande persona. Il mio collega – esasperato – ha fatto una cosa che non è bella. Credo, comunque, che vada capito. E’ arrivato il momento di mettere regole più ferree a tutela degli allenatori. Anche i giocatori devono assumersi le loro responsabilità e devono essere più attenti nei comportamenti accettando le scelte di un tecnico. Come ha detto Delio, la lingua può far più male di uno schiaffo. Vorrei che anche le società stesse, facessero qualcosa e si riunissero. Quando un giocatore fa gesti eclatante, deve pagare per primo. Bisogna anche rispettare il compagno che entra. Il ‘vaffa’ è diventato quasi un gioco, ripeto anche i giocatori vanno puniti e non sempre coccolati e capiti. Sono schieratissimo dalla parte di Rossi, noi allenatori siamo quello che tappiamo tutto: paghiamo solo noi quando le cose non vanno bene e poi gli altri se ne fregano. Quando c’è stata la tragedia dell’Heysel, l’Inghilterra ha realizzato misure importanti e ha debellato il fenomeno della violenza. In piccolo, bisogna fare la stessa cosa anche a tutela della mia categoria”. Mazzarri torna sui suoi criteri in vista della formazione di domani: “Le scelte sono al servizio del Napoli. La partita appena finita è il primo parametro e capisco come ha risposto alla scelta chi ho fatto giocare in considerazione all’equilibrio di squadra, poi ci sono gli allenamenti e io guardo pure gli esclusi. Contro il Palermo che era una squadra avvelenata, abbiamo superato l’ostacolo. I protagonisti sono stati Hamsik, Pandev e Cavani, loro tre adesso non si possono discutere. Sono contento di vedere il Pocho che si allena al massimo perché vuole rientrare. E’ un’arma importantissima e potrà servire anche a partita in corso: ha caratteristiche tali per fare la differenza. A Roma, avevo pensato di chiudere la partita con lui e mi sembrava la mossa più giusta. Poi mi sono reso conto che non era ancora al top per come ha reso. Con il Palermo è migliorato, ma in questo momento è giusto che giochino gli altri tre. Conta il risultato di squadra. Anche chi si è sentito intoccabile, adesso sta capendo che stiamo crescendo e ci sono alternative pure in attacco. Serviva un top player come Pandev per fare l’alternativa di lusso, se ci fosse stato un ragazzino, avrebbe giocato il Pocho anche al 50%. In generale, quando giocano sempre gli stessi, dipende sempre dalle alternative. Se reputo che il sostituto, non faccia bene, continuo a far giocare un titolare anche al 70%. Pioli? Lo conosco da tempo, ci siamo incontrati anche prima. E’ stato bravo a cambiare modulo, ora gioca quasi come noi. E’ stata una cavalcata incredibile, gli faccio i complimenti. Ha una grande squadra con Di Vaio, Mudingayi, Perez e Acquafresca. C’è anche Ramirez che sarà squalificato. Fanno anche loro la difesa a tre, questa è una soddisfazione, mi stanno venendo gli altri dietro e noi facciamo tendenza. Il Bologna esprime pure un bel gioco e sta facendo una grande annata e farà altrettanto pure domani. Mi aspetto questo, è l’unica cosa che mi preoccupa. La Champions? Parliamone se ci arriviamo, noi domani ci giochiamo il campionato. Ora non ci sono margini di errore perché abbiamo sprecato molto prima. Siamo padroni del nostro destino, se facciamo il massimo, non dobbiamo guardare gli altri. Tutto il resto non mi interessa. Porta male parlare dei punti da conquistare, finché non si ottengono le cose, non dico nulla. Non voglio entrare in questi argomenti. Se non facciamo disastri in due partite, abbiamo fatto benissimo in questa stagione. Faremo il bilancio al termine del campionato. Finora siamo stati protagonisti, ma non c’è nulla di scontato e gli ultimi risultati lo dimostrano. Il mio carattere si avvicina molto ai napoletani, me ne rendo conto. Per esempio sono scaramantico, mi attacco a questo per combattere anche l’imponderabile”. Chiusura su Campagnaro: “Ha provato ieri, si è fermato. Secondo me sarà difficile averlo a Bologna, sarebbe rischioso. Penso che dobbiamo farne a meno. Le alternative? Ho Grava, ma non mi sembra ancora al top, c’è Fideleff in panchina e credo che si partirà come si è finita la partita del Palermo con Cannavaro, Aronica e Britos che ha una buona forma”.
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