Walter Mazzari, allenatore del Napoli, ha tenuto una conferenza stampa a Castelvolturno alla vigilia della partita che vedrà gli azzurri opposti alla Fiorentina.
“Di sicuro quello che siamo andati a cercare quest’anno sul mercato era migliorare i doppi ruoli. Abbiamo più titolari, questo è importante. Avremo 7 partite in 22 giorni, quindi sarà fondamentale ruotare. Ci siamo avvicinati ad avere una competitività dei giocatori molto migliore. Faremo a livello europei delle partite importanti e perderemo pochi punti in campionato”. Si parla di campionato: “Può essere che ho visto giocatori che non erano al massimo della forma oppure chi come Aronica pur avendo fatto una grande partita, non ha interpretato il ruolo come dicevo io. Può essere che cambi 2-3 giocatori e guardo chi può essere in forma. La Fiorentina è una delle squadre migliori del campionato, ha fatto un bel mercato, è arrivato pure Toni, lo stesso Migliaccio è un ottimo giocatore. Cassani e Pasqual sono al top del calcio italiano ed è riuscito a mantenere un fuoriclasse come Jovetic. Ce ne sono pochi come lui e poi ha messo in difficoltà l’Udinese, questo dato la dice lunga. Cavani? La risposta è scontata, sono contento che sia rimasto con le stesse motivazioni. Deve pensare così, può ripetersi e addirittura migliorarsi. L’ho detto prima, giocando di giovedì e tornando il venerdì può dare difficoltà in campionato. Abbiamo cercato di avere giocatori vicini ai titolarissimi. Se Maggio deve rifiatare, Mesto può essere utile. E’ un giocatore affidabile, l’ha dimostrato nel Genoa. Non è da considerare un rincalzo, ma uno che può fare comodo in Europa, così non perdiamo punti in campionato in alcune partite come a Verona con il Chievo. Paura di perdere Cavani? Non ci ho pensato, io chiudo il discorso e penso solo alla squadra. L’Europe League? Mi ha chiamato un osservatore internazionale e mi ha detto di stare attenti al Dnipro. Noi non conosciamo alcune realtà, ma dobbiamo mantenere la concentrazione. Non esistono partite facili a livello europeo, faremo il nostro gioco. La società ha cercato di accontentarmi sul mercato, difficile fare di più rispetto a quanto abbiamo fatto. Oltre a Mesto, potevano arrivare altri giocatori, è stato con me alla Reggina, è diventato un bel giocatore in A, è utile e la società ha deciso di mettermelo a disposizione. Inler-Dzemaili? Può essere un ballottaggio, sono in concorrenza anche Insigne e Vargas. Dzemaili può essere preso in considerazione, da quando è entrato lui, abbiamo chiuso bene la partita. Ci ha dato una grossa mano, poi ho messo pure Vargas. Possono essere presi in considerazione, ma non è detto. La Fiorentina ha un buon gioco, noi dobbiamo essere bravi nella fase passiva. Gli elogi di De Laurentiis e Cavani? Troppi complimenti mi imbarazzano, questo lavoro finora è andato bene. La mia sfida è migliorare ancora, siamo molto attenti a riempire una casella, quando qualcuno va via. Chi sta a Napoli, deve starci volentieri, contro di noi sarà difficile fare risultato. Hamsik? E’ quello che ci permette di variare il modulo. Può fare il trequartista e la mezzapunta. Questo è un giocatore che se lucido fa la differenza. Dobbiamo essere bravi a non fargli mai perdere la lucidità. A volte l’abbiamo spremuto, stavolta abbiamo i doppi ruoli. Doseremo le sue forze. Montella? Non l’ho sentito, se parla di Napoli da scudetto, avrà visto le nostre partite. E’ napoletano, mi ha chiesto due accrediti per far venire i parenti all’allenamento. Ci conosce, sa tutto di noi. Vedremo cosa saremo stati in grado di fare. L’atteggiamento della piazza? Ho sempre parlato di fatti. Credo che i napoletani, al di là dell’euforia, sappiano essere intelligenti. Sanno che questa squadra è migliorata in consapevolezza, quindi possiamo ancora crescere. Questa deve essere la normalità, naturalmente noi dobbiamo restare umili, altrimenti rischiamo contro tutti. Il mio futuro? Ho già detto per scelta che volevo essere a scadenza. Pensiamo a questo, poi vedremo. Il resto ci aggiorniamo. Questo discorso è servito pure nello spogliatoio dopo tre anni di successi. Servivano nuovi stimoli. Non ne parliamo più. Questo non è un Napoli meno dinamico, siamo disciplinati tatticamente, anche gli attaccanti stanno attenti ai movimenti, abbiamo una logica di gioco. Poi vedremo”.
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