Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha tenuto una conferenza stampa alla vigilia della sfida casalinga di campionato contro il Novara.
“I nostri giocatori hanno avuto un dispendio d’energie importanti in alcune partite come Chelsea e Bayern Monaco, che adesso sono protagonisti in Champions League. Abbiamo dato qualcosa in più di quello che potevamo dare e stiamo pagando adesso. Questa settimana è stata fondamentale, due allenamenti consecutivi con questi giocatori non sono riusciti a farli. Siamo in un momento difficile a livello muscolare. Il gruppo non ce la fa a reggere allenamenti che prima facevamo. Chiedo per domani il sostegno di tutti, non so quanta gente verrà allo stadio. Il momento è particolare, è la partita più difficile del mio triennio. Sarà una gara insidiosa, il Novara farà una gara particolare in un momento in cui mancano sempre giocatori in uno stesso reparto.
Non ci sono due giocatori fondamentali come Lavezzi e Pandev, chi vuole bene al Napoli, lo fa vedere in questi momenti. Garantisco sull’impegno, bisogna superare l’ostacolo di domani tutti insieme. Anche se non ci sarà una prestazione brillante, si deve sostenere la squadra. Il gruppo ha sposato la nostra filosofia, viviamo partita dopo partita. Veniamo da tre sconfitte consecutive, è la gara più importante dell’anno. I risultati portano anche morale e autostima, i giocatori avvertono il momento e anche questo incide sul loro rendimento. Ho un po’ di esperienza e ho percepito questo. Il sostituto del Pocho? Ho tre opzioni e poi i cambi. Con il Catania, misi Pandev nel momento giusto. Come gara fa testo, dobbiamo partire in un modo e poi vedere se va bene e poi cambiare in base a come sta andando. Domani conta soltanto il risultato. Verificherò dopo la rifinitura. Capirò la soluzione migliore. Devo scegliere la posizione di Zuniga: se trequartista oppure a sinistra con Dzemaili avanzato. Poi c’è Vargas e capire se partirà dall’inizio oppure utilizzarlo in corso d’opera. Credo che sia più giusto farlo subentrare. Se fosse stato nell’Udinese, avrebbe giocato spesso da titolare e sarebbe stato supportato, a Napoli ci sono grandi pretese, l’asticella si alza in continuazione. Quando ci sono Lavezzi, Hamsik e Cavani, patrimonio della società, e lui non gioca, poi c’è anche Pandev che andava solo riportato alla forma migliore. E’ stato chiuso finora: la società ha anticipato il suo acquisto per farlo ambientare e la prossima stagione riparte da zero e comincia ad essere un giocatore importante. Ora sarebbe un’incognita farlo giocare, ha preso tante critiche dopo l’esordio a Cesena. E’ un boomerang, se fa due errori e viene fischiato, Edu ne risente, perde autostima e sicurezza. Da Cesena ad oggi, è cambiato molto. E’ stato sfortunato, è entrato quando il risultato non era favorevole, quindi è difficile mettersi in mostra. Pandev, invece, è più abituato, ha spessore ed esperienza ed è stato più adatto.
Il rinnovo di Hamsik? Lo stimo, è un giocatore importante, è ancora in evoluzione. Lo aiuterò nel prossimo anno a fare un passo in avanti. Lo slovacco centrocampista? Due considerazioni. La prima: è un peccato relegarlo in mediana, vede la porta, s’inserisce e garantisce un numero di gol. Se fa il centrocampista puro, davanti ce ne vuole uno più importante di lui. Una garanzia in più per me? L’ho già detto prima ed è normale riconfermarlo. E’ il simbolo della crescita. Del futuro parleremo al momento opportuno e ci saranno le valutazioni necessarie: a livello tattico Marek è il più intelligenti, le prospettive sono radiose. Non bisogna mai sottovalutare la qualità dei giocatori, la squadra è un mosaico. La Juve, ad esempio, ha cambiato modulo rispetto allo scorso anno in base ai giocatori che aveva e ha preso 5 top player, uno dei quali è Pirlo senza aggiungere Vidal, Vucinic e gli altri. Poi hanno preso uno come Caceres a gennaio.
Concessi troppi calcio d’angolo all’avversario? Quando non siamo brillanti, concediamo qualcosa. Poi io – senza esterni – ho giocato con i tre attaccanti più Pandev rinunciando alla nostra manovra. Avete visto Chelsea-Barcellona? Sono orgoglioso e contento di aver portato il Napoli a schiacciare l’avversario per 60-70 minuti e alla fine siamo stati puniti da un contropiede. E’ successo con il Chelsea, ma anche con la Lazio, ma sono stati fatti i processi perché non abbiamo vinto. Come sta il gruppo? Mi devo ripetere, il momento è difficile e si supera con una partita chiave che è quella di domani con il Novara. Ecco perché il pubblico deve essere dalla nostra parte anche se non saremo brillanti. Dico le stesse cose della vigilia con il Chievo: domani mi interessa il risultato.
Trezeguet? Non ho certo scelto da solo, comunque con il senno di poi abbiamo fatto meglio a prendere Pandev. Sapevo che poteva essere un’alternativa a Cavani ed essere pericoloso. Il Matador si è riconfermato, il macedone sta facendo benissimo. Sono contento di come abbiamo agito.
L’allenamento è fondamentale, lo dice sempre sir Alex Ferguson: il giorno della partita è il risultato di una settimana di valore. La volontà non ci manca mai, un conto – però – è poterlo fare. In questo momento non abbiamo 100, ma meno. Per questo domani sarà difficilissimo. In questa settimana non ho mai avuto i giocatori che hanno fatto tre allenamenti consecutivi. La classifica finale fa vedere i valori. Le anomalie capitano in una partita, come è successo a noi con l’Atalanta. Il Novara ha tutto da guadagnare, ha un’organizzazione precisa, conosco bene Tesser, per noi è a rischio”.
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