Il difensore del Napoli Paolo Cannavaro ha parlato ai microfoni di Sky Sport HD in vista del big match in programma domani allo “Juventus Stadium”.
Che significato ha per te l’anno della promozione dalla B alla A?
«E’ sicuramente motivo di orgoglio, poi quando arrivai speravo che un giorno accadesse tutto questo. Poi, nel momento in cui arrivi in una squadra in Serie B, anche se è il Napoli, forse qualcuno può storcere un po’ il naso, ma sapevo che saremmo arrivati a quello. Ci ho creduto tanto e i fatti mi hanno dato ragione».
Quali sono i tuoi migliori ricordi dell’anno in Serie B?
«Le lacrime a Marassi nello spogliatoio dopo Genoa-Napoli. Quello in Serie B è stato un anno indimenticabile, per assurdo ho gioito di più della Coppa Italia. Era la rinascita di un Napoli che oggi è quello che è» .
Sulla continuità della Juve.
«La Juve è sempre stata a quei livelli, il Napoli ci sta tornando e se si affermerà come sta facendo ultimamente lo sarà anche nei prossimi anni».
Su De Laurentiis.
«È il classico papà che interviene nei momenti giusti e sa quando deve dire bravo senza mai farti montare la testa. I suoi interventi non sono mai fatti a caso ma sempre ben mirati e utili».
Su Mazzarri.
«Il mister ha una grinta allucinante, una forza e un’energia che forse ha più lui che una rosa di 23 giocatori messi insieme. Sa anche quando strigliare i titolarissimi. Magari non lo fa davanti al gruppo, ma a quattr’occhi. Non mi ha mai messo in dubbio sulle cose che dice. È quando un allenatore dice la verità che si impara ad apprezzarlo. È un allenatore pignolo, quest’anno forse ancora di più di quando è arrivato. Ad oggi credo che sia il top tra quelli che si trovano in giro».
Ci sono somiglianze con Conte?
«Sicuramente, perché hanno la stessa grinta, lo stesso carattere, preparano le partite in modo perfetto e i fatti danno ragione a tutti e due».
Cos’è che temi di più della Juventus in questo momento della stagione?
«La Juve ha acquisito una mentalità che è veramente da invidiare: gioca nella stessa maniera quando affronta Napoli, Milan, Inter o le ultime della classifica. Credo che questo vada oltre la tattica e le individualità dei singoli giocatori».
Quanto può cambiare il campionato vincere questa partita?
«Forse in noi può dare quella scintilla di consapevolezza. Loro hanno dominato l’anno scorso e sono quelli imbattuti, quindi i dati dicono che loro ad oggi sono i favoriti perché sono i campioni in carica. Ma la partita ci può dare qualcosa in più».
Vi sentite pronti per una grande impresa?
«Andiamo lì per vincere, la mentalità è quella, al di là dello stadio e della squadra che si affronta».
Fonte: Corriere dello Sport
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