Un momento così probabilmente lo sognava da una vita. Capitano del Napoli in testa alla classifica con il suo Napoli, imbattuto e con la difesa migliore della serie A. Paolo Cannavaro, il simbolo, la bandiera, l’anima azzurra della squadra che viaggia a mille.
Sette partite, diciannove punti, in testa con la Juve: partenza da favola?
«Bene, molto bene. Siamo riusciti a mettere in pratica la mentalità propositiva che ci ha inculcato Mazzarri. Tranne Catania dove con l’uomo in più paradossalmente avemmo più problemi, tutto perfetto, tutto bellissimo. L’anno scorso abbiamo vinto la coppa Italia e ora nel gruppo c’è ancora una maggiore consapevolezza delle nostre capacità».
Ecco Juve-Napoli, ne ha giocate tante: le prime che ricorda?
«La vittoria a Roma, il 2-0 nella finale di coppa Italia. E subito dopo il 3-2 di Torino con la doppietta di Hamsik. Due partite indimenticabili».
E la finale di Supercoppa a Pechino?
«Quella preferisco cancellarla e non commentarla».
Questo Juve-Napoli vale il primato: che partita sarà?
«Una partita per uomini veri. Affrontiamo una squadra imbattuta. La Juve in casa ti mette una grande pressione, sono favoriti loro, una squadra veramente difficile da battere. Però nel calcio nessuno è insuperabile. Certo, per vincere a Torino ci vuole la gara perfetta».
Magari come quel 3-1 con Maradona…
«Lasciamo stare la storia, quella squadra vinse lo scudetto, sono passati venticinque anni, impossibile fare confronti, trovare analogie. Adesso nel calcio è tutto molto più difficile».
La Juve in cosa è più forte?
«Nella mentalità, nella testa la Juve è fortissima, ci crede sempre senza concedersi un attimo di pausa, sempre aggressiva su ogni pallone».
E il Napoli?
«Nel gioco, quello del Napoli è più bello rispetto a quello della Juve».
Ragioniamo per reparti: in attacco il Napoli è più forte?
«Difficile fare una valutazione del genere, i nostri attaccanti sono straordinari, anche quelli della Juve sono concreti. Però noi abbiamo Cavani che stacca tutti: un top player assoluto, non solo in Italia ma anche in Europa».
E il Napoli ha anche preso un gol in meno della Juve…
«Rispetto all’anno scorso è aumentata la nostra concentrazione anche quando siamo avanti di due o tre gol. L’anno scorso almeno dodici-tredici reti le prendemmo quando vincevamo tre o quattro a zero. Altrimenti la fase difensiva l’applicavamo bene allo stesso modo».
Il Napoli vince a Torino con gol di Cannavaro: che ne dice?
«I gol io devo pensare a non farli prendere, insieme a tutti i miei compagni. Diciamo che segna Cavani: è meglio».
Vucinic, Matri, Quagliarella, Giovinco: da difensore chi teme di più della Juve?
«Giovinco. Per i difensori è difficile affrontare giocatori piccoli con quella velocità. Prima si diceva che tipi così non potessero giocare,adesso lui, Moralez, sono determinanti».
Vincere a Torino potrebbe dare lo slancio definitivo?
«Chi vince domenica avrà tre punti in più e basta. Il campionato è lunghissimo, presto per dare giudizi. E poi non ci sono solo Juve e Napoli, c’è grande equilibrio, penso alla Lazio, all’Inter».
Ma quale è l’obiettivo del Napoli?
«Dare il massimo in ogni partita, provare a costruire qualcosa d’importante partita dopo partita. Questa è la nostra mentalità. Ora pensiamo alla Juve».
La sosta, tanti nazionali in giro per il mondo: un problema?
«Per fortuna li ha anche la Juve, altrimenti sarebbe stato un problema».
Prandelli ha fatto svolgere un lavoro atletico mirato ai cinque juventini: che ne pensa?
«A queste cose non ci penso neanche e poi mancano tanti giorni alla partita».
E al fatto che ancora una volta non è stato convocato?
«Da anni sempre la stessa domanda, sinceramente preferirei non parlare di questo argomento».
Insigne nell’under 21: tornerà in Nazionale?
«Un percorso naturale, ci arriverà certamente. Adesso Lorenzo ha davanti nel Napoli tre fenomeni. Per lui è come se fosse all’università, può rubare tanti segreti per diventare ancora più forte».
E li può rubare anche da lei su come crescere in un gruppo?
«Lorenzo è un ragazzo serio ed equilibrato. Certo a me fa piacere essere un punto di riferimento per i più giovani».
Hamsik capitan futuro:che ne pensa?
«Sì, molto futuro però.Un giorno lontano sarei ben felice di lasciare la fascia a Marek. E’uno che ha sposato il progetto Napoli, legatissimo alla maglia, un ragazzo serio, un grande professionista con dei valori forti».
Mazzarri come lo definirebbe?
«Il vero top player del Napoli, quando ci allena è di una pignoleria incredibile, studia tutto nei minimi dettagli. E poi è straordinario nella gestione del gruppo, capisce sempre quando è il momento di coccolarci, oppure è giusto fare dei rimbrotti».
Già lo immagina alla vigilia del match con la Juve…
«Certo, già penso come sarà venerdì prossimo quando avrà tutti i nazionali a disposizione. Sarà indemoniato, carico da morire, in un giorno dovrà recuperare tutto le giornate precedenti».
Torniamo a Juve-Napoli e alle sfide tra reparti. Mancava il centrocampo, che ne pensa?
«Penso che in generale non sia giusto fare un’analisi per reparto, bisogna ragionare per squadre come complessi. E da questo punto di vista Juventus e Napoli si equivalgono».
La mentalità Juve, il Napoli si è avvicinato?
«La mentalità vincente si costruisce giorno dopo giorno e i successi aumentano le tue sicurezze,aumenta la consapevolezza nella tua forza. Vincere la coppa Italia ci fece bene per questo processo di crescita cominciato negli ultimi anni».
Fonte: Il Mattino
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