Il giorno dopo il pareggio con la Bulgaria Cesare Prandelli è tornato ad analizzare la partita di Sofia e ha spiegato chiaramente che martedì con Malta vuole vedere un’altra Italia: “E’ stata una delle partite della mia gestione in cui abbiamo sofferto di più – ha ammesso in conferenza stampa – Abbiamo creato parecchio, ma abbiamo subito tanto. Dobbiamo capire il perché e già da martedì dobbiamo avere un’identità precisa. Non è detto che faremo tanti cambiamenti con Malta, ma è chiaro che dobbiamo puntare sulla qualità. Siamo l’Italia, ci deve caratterizzare qualcosa che vada al di là del semplice modulo tattico. Bisogna avere un altro peso, altrimenti avremo un motivo in più per preoccuparci”.
Il Ct è stato molto duro anche con se stesso: “La prestazione è stata insufficiente, è normale che le pagelle dei giornali siano state basse e concordo anche sul voto insufficiente all’allenatore. La squadra è stata lunga come mai accaduto nei miei due anni di gestione. Questo dimostra che le cose studiate le puoi dimenticare. Abbiamo giocato molte, troppe palle alte e abbiamo concesso dieci calci d’angolo”.
A Sofia l’Italia ha faticato a lunghi tratti a creare gioco: “Abbiamo pagato, in costruzione, il fatto di avere un centrocampista in meno, col modulo 3-5-2. C’era un difensore, Ogbonna o Barzagli, che aveva sempre libertà, ma aveva meno qualità per sfruttarla. I giocatori discutevano tra loro in partita? Non è un bel segnale. Ci sono mancate sicurezza e ordine tattico. Avevo provato ad ammonire tutti sulla difficoltà della partita, ma inconsciamente capita che in certe occasioni non si riesca a fare il metro in più che serve quando c’è da giocare un pallone”. Grazie alla doppietta di Osvaldo, che a Sofia ha messo a segno le sue prime reti in maglia azzurra, l’Italia è riuscita a tornare a casa con un punto: “Gli faccio i complimenti – ha dichiarato Prandelli – su di lui c’erano molte aspettative e non le ha tradite, mi è piaciuto al di là dei due gol perché non ha voluto a tutti i costi essere protagonista. Osvaldo rientra nella categoria degli attaccanti moderni e quindi può giocare con qualsiasi altro attaccante”.
Domani la Nazionale andrà ad allenarsi a Medolla, uno dei centri più colpiti dal sisma dello scorso 29 maggio: “Avremmo voluto essere presenti lì sin da subito – ha spiegato Prandelli – ma c’erano dei protocolli di sicurezza da seguire. Abbiamo visto le immagini delle dirette delle nostre partite guardate dalle tendopoli. Non è un gesto scontato, ma qualcosa che sentiamo, nei confronti di persone che stanno ancora vivendo una situazione di disagio. Vogliamo che queste iniziative possano rimanere nella memoria dei bambini, che poi costruiranno una società migliore”.
Fonte: Figc.it
Riproduzione Riservata ®