La Lazio ha vinto, a Maribor, allo Stadion Ljudski vrt, per 2-0, contro il Nogometno Drustvo Mura 05, al termine di una partita nella quale i biancocelesti non hanno di certo convinto, risparmiando gambe e polmoni per l’esordio in serie A contro l’Atlanta. La squadra di Petkovic, opposta agli sloveni della prima squadra della città di Murska Sobota, ultimi nella massima divisione nazionale, con un solo punto all’attivo in sei partite giocate e reduci da cinque sconfitte consecutive, ha praticamente «passeggiato», ipotecando il passaggio dell’ultimo e decisivo turno preliminare di Europa League e, dunque, l’accesso alla fase a gironi della competizione continentale.
Centrato, quindi, l’obiettivo dichiarato: portare subito a casa il risultato per concentrarsi sul campionato e per far rifiatare, giovedì prossimo, nella gara di ritorno, qualche giocatore. Per la formazione italiana, però, non è stata una serata brillante: i padroni di casa infatti avrebbero potuto anche colpire e far male alla Lazio in più di una occasione. Nella prima gara ufficiale alla guida dei biancocelesti, Vladimir Petkovic ha schierato un 4-3-3 atipico, con un tridente poco offensivo, composto dalla prima punta Klose e dai «larghi» Mauri (sull’out destro) e Candreva (sull’out sinistro), con Floccari, Kozac e Zarate inizialmente in panchina. In mediana, invece, il tecnico bosniaco si è affidato a Ledesma (in regia), al profeta Hernanes ed al ventenne nigeriano Eddy Ogenyi Onazi (preferito a sorpresa a Lulic). La prima occasione pericolosa del match è in favore degli ospiti. Al 6′ Candreva, da buona posizione, dentro l’area avversaria, ha colpito al volo di destro, spendendo però la sfera sopra la traversa. Al 27′, poi, dalla stessa zolla d’erba, è stato Mauri (specialista delle conclusioni al volo) a tentare la conclusione spettacolare, con un sinistro violento in diagonale, terminato al lato della porta difesa da Drakovic.
Due minuti più tardi i padroni di casa hanno risposto per le rime: su un cross preciso dalla sinistra di Buzeti, Eterovic (dopo un bel velo di Vas) ha provato, col piattone sinistro, a sorprendere Marchetti con un bel diagonale, di poco largo. Al 31′, invece, ecco la svolta del match: giunto a dieci metri circa dal limite dell’area avversaria Hernanes non ci ha pensato nemmeno un secondo ed ha calciato di prima intensione di sinistro, sorprendendo il portiere di casa, mal posizionato. Il definitivo 2-0 è stato siglato, poi, nella ripresa, al 59′, da Klose, il quale con uno splendido stacco in terzo tempo ha colpito con violenza e precisione di testa, finalizzando un bel cross dalla destra di Konko. Sei minuti dopo i padroni di casa avrebbero potuto accorciare le distanze, dopo uno svarione di Biava; ma Marchetti è stato molto bravo ad ipnotizzare Fajic. A seguire la prevedibile girandola di sostituzioni e qualche altra iniziativa biancoceleste hanno accompagnato il macth verso il triplice fischio finale.
Fonte: LA STAMPA.IT
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