La Germania è da sempre terra di grandi menti e grandi idee.
L’ultima di queste è stata realizzata da Olaf Heine, Diana Scheunemann, Antonina Gern, e Uwe Düttmann. Si tratta di un calendario interamente composto da scatti provenienti da macchine fotografiche Polaroid.
Diversi sondaggi affermano che negli ultimi mesi dell’anno si registra il picco delle vendite di calendari. Il culmine si ha nel periodo di Natale in quanto il calendario ci accompagna per un anno intero ed è da sempre oggetto di culto e collezione.
L’idea tedesca porta il nome di Poladarium. Tutte e 366 (ricordiamo che il 2012 è un anno bisestile) le pagine presentano sulla parte anteriore scatti di artisti sia famosi sia emergenti e sul retro invece sono raccontate sia le storie delle persone ritratte che dei fotografi che le hanno scattate. Il piccolino gioiellino costa una trentina di euro e si adatta a tutte le tasche.
La macchina fotografica Polaroid è una macchina fotografica con pellicole auto sviluppanti prodotta dalla Polaroid Corporation. Negli anni settanta anche la Kodak inizia la produzione di pellicole simili. Tali pellicole auto sviluppanti denominate Kodak Instant, a differenza delle Polaroid, erano rettangolari e l’immagine sulla superficie misurava 9 x 6,8 cm. Dopo aver perso una battaglia di brevetti con la Polaroid Corporation, Kodak ha lasciato il business Instant Camera il 9 gennaio 1986.
Nel Febbraio del 2008, la Polaroid Corporation ha annunciato la cessazione della produzione di pellicole istantanee. Una notizia quasi drammatica per i fan delle foto instantanee. Ma
un mese dopo l’azienda ha annunciato invece il rilancio della produzione delle nuove Polaroid, grazie a Zink, una nuova tecnologia di stampa. Il mercato ha accolto più che bene tale rilancio e ad oggi i bilanci aziendali sono sempre in attivo supportati soprattutto da un pubblico di nicchia.
Il connubio fra tecnologia, design ed inventiva farà di questo calendario un 2012 tutto da…sfogliare!
Federica Formisano
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