Proprio mentre don Maurizio Patriciello e il dr. Antonio Marfella espongono in Europa, ai componenti della Commissione Petizione, il problema dello smaltimento illegale dei rifiuti in Campania e della situazione incresciosa in cui versa la nostra “terra dei fuochi”, Legambiente premia la parte “sana” della regione, quella delle buone pratiche di raccolta e gestione dei rifiuti. Ebbene si, nonostante gli scandali e le emergenze rifiuti, nonostante i danni subiti in questi lunghi anni con l’avvelenamento delle nostre terre e delle acque, nonostante ancora molti ritengano che la Campania sia luogo di inciviltà e munnezza, la nostra regione è, nel meridione italiano, la più riciclona.
La XX edizione di Comuni Ricicloni che, ogni anno premia i comuni italiani che gestiscono un ciclo virtuoso dei rifiuti, è organizzata da Legambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Quest’anno la green competition vede l’85% dei comuni ricicloni concentrati al Nord, ed un vincitore assoluto che, per il quarto anno di fila, conferma la sua eccellenza, il comune di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, che conta 8.508 abitanti. I capoluoghi di provincia, al Nord come al Sud, non godono di buona posizione in classifica (spiccano solo le città di Salerno e Belluno). Napoli, in particolare, appare ancora ferma, mentre si discute per la costruzione di nuovi termovalorizzatori e i rifiuti vengono spediti in altri luoghi per essere smaltiti. C’è da dire, tuttavia, che il Sud ha battuto il centro Italia per 105 comuni virtuosi a 83 e che, di questi 105, ben 53 sono campani.
Soddisfatto del risultato ottenuto, l’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano ha dichiarato che “i dati diffusi da Legambiente sui Comuni ricicloni e l’analisi ufficiale dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sono lo specchio del miglioramento della performance della Campania in tema di raccolta differenziata e di minimizzazione dei rifiuti a monte”, mentre il presidente nazionale di Legambiente,Vittorio Cogliati Dezza, ha voluto sottolineare che “non si può dire che i buoni risultati ambientali raggiunti siano l’effetto della crisi economica che riduce i consumi, perché ci troviamo di fronte a scelte strutturali ormai stabilizzate”.
In un’Italia ancora spaccata in due, anche per quanto riguarda gli scarti, la regione Campania continua ad attivarsi per promuovere un ciclo virtuoso dei rifiuti e aderisce a “Riciclaestate”: Legambiente e Conai, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, proseguono la campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata anche in estate. Auspicando che il ciclo virtuoso non si interrompa per le ferie, le associazioni spostano la differenziata in spiaggia, sotto l’ombrellone.
In 60 località turistiche saranno oltre 500 le postazioni dove depositare i rifiuti da riciclare e, oltre ad opuscoli e locandine informative, quest’anno Legambiente ha preparato una chicca per i cittadini più aggiornati: un’app per Android e iPhone, disponibile sul sito di Legambiente Campania e su Google Play, con cui accedere alle informazioni sulla differenziata, comune per comune: dal calendario alla tipologia di rifiuto da riciclare, dalle localizzazione delle isole ecologiche alla possibilità di fotosegnalare inefficienze e carenze. Ricordate, la differenziata non va in vacanza!
Sara Di Somma
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