La Corte Suprema indiana ha nuovamente rinviato di un ulteriore giorno la decisione sul rilascio della nave Enrica Lexie e del suo equipaggio in attesa di chiarimenti da parte del governo italiano. Per dare il nulla osta definitivo, i giudici chiedono all’Italia un ”chiaro impegno” a garantire la disponibilita’ dei quattro maro’ rimasti a bordo della nave nel caso sia richiesta per le indagini o quando si terrà il processo nei confronti di Latorre e Girone.
Nell’udienza di stamattina c’era l’avvocato Harish Salve, uno dei più conosciuti giuristi dell’India, a rappresentare il governo italiano e impegnato nella battaglia per il riconoscimento della giurisdizione internazionale da applicare all’incidente.
I legali dell’armatore della Enrica Lexie, che si sono rivolti alla Corte Suprema, per ottenere il rilascio della nave bloccata nel porto di Kochi, non possono però ”garantire” per i quattro militari dell’unita’ di anti pirateria. ”Occorre che qualcuno ci assicuri che la loro presenza sara’ garantita” hanno ribadito i giudici in mattinata. Condizione, questa, pero’ non compatibile con la posizione finora tenuta dall’Italia riguardo la non applicazione delle leggi indiane all’incidente avvenuto in acque internazionali e che ha coinvolto una nave battente bandiera italiana. In questa situazione di stallo, l’avvocato Salve ha chiesto un rinvio della seduta a domani per ricevere ulteriori istruzioni dall’Italia.
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