Il calvario di Riccò contrassegnato dal doping era cominciato nel 2008. Dopo il secondo posto ottenuto al Giro d’Italia, il corridore emiliano si aggiudica due tappe al Tour de France risalendo fino alla nona posizione in classifica generale prima della mazzata. Il 17 luglio prima del via della tappa che andava da Lavelanet a Narbonne viene fermato ed escluso dalla corsa. In totale sarà squalificato per due anni, scaduti il 18 marzo del 2010. A quel punto decide di rientrare e ritrova anche la vittoria. Ma i guai di Riccardo Riccò non sono finiti. Il 6 febbraio 2011 viene ricoverato per un blocco renale causato da alcune autotrasfusioni. Si riparte da zero con le accuse e i processi. Oggi l’utlima sentenza, quella che molto probabilmente metterà la parola fine alla sua carriera agonistica.
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