“Lance Armstrong non ha più alcun posto nel ciclismo”. Lo ha detto il Presidente dell’Uci, Pat McQuaid l’Unione ciclistica internazionale, annunciando a Ginevra l’accoglimento della richiesta dell’Usada di revocare i sette Tour vinti dall’americano, a seguito delle accuse di doping. Armstrong ha vinto i suoi sette Tour de France dal 1999 al 2005, in quest’ultimo anno precedendo l’italiano Ivan Basso. Pat McQuaid, nel corso della conferenza stampa con la quale ha annunciato la revoca delle sette vittorie del texano, a causa dell’uso di sostanze dopanti, ha inoltre annunciato che non si dimetterà.
PRANDELLI, CASO ARMSTRONG FACCIA RIFLETTERE – “Il calcio è un mondo diverso ma il caso di Armstrong deve farci riflettere su come affrontare il problema del doping”. Con queste parole, Cesare Prandelli, CT della Nazionale di calcio, commenta il caso di doping di squadra, oggetto di indagine della Usada, che coinvolge il ciclista texano Lance Armstrong e la U.S. Postal Service. “Per tante persone è stato un campione anche nella vita – ha ammesso il Commissario Tecnico che oggi ha ricevuto il “Premio Tor Vergata Etica nello Sport” nel corso di una cerimonia svoltasi all’università Luiss di Roma -. Adesso saprà sicuramente difendersi e anche smontare queste accuse ricevute”, ha concluso, quando ancora non era stata ufficializzata la revoca dei 7 Tour da parte dell’Uci.
ARMSTRONG; DIRETTORE TOUR, E’ CRISI MONDIALE – “Lo scandalo Armstrong è una crisi mondiale” del ciclismo. Lo ha detto il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, dopo la decisione dell’Unione ciclistica internazionale di togliere tutti i titoli al ciclista statunitense. “L’Uci deve prendere consapevolezza. Questa è una crisi mondiale, la vicenda Armstrong tocca tutto il mondo, non solo la Francia”, ha aggiunto Prudhomme, sottolineando poi che Armstrong deve anche restituire i premi in denaro delle sue vittorie.
Fonte: corrieredellosport.it
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