In Italia sempre più cooperative e associazioni si occupano della diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale e della sensibilizzazione alle tematiche della finanza etica. Il commercio equo e solidale, fair trade, interviene creando canali commerciali alternativi e sostenibili rispetto a quelli dominanti.
Per tutto il mese di Maggio, una regione come l’Emilia Romagna, che in questo momento lotta con il terremoto, ha ospitato una serie di eventi per promuovere il commercio equo-solidale. A Rimini il 4 Maggio c’è stata la festa dell’Economia solidale e responsabile- stili di vita per un futuro equo, a Parma del 12 Maggio , a Cento (Fe) il 12 e 13 Maggio e a Ravenna del 19 e 20 Maggio , ci sono stati mercatini, stand, seminari, musica, mostre, incontri tutti incentrati sull’economia solidale.
Il Festival che ha concluso il ricco calendario di iniziative è stato “TerraEqua” a Bologna, organizzato da 10 cooperative del commercio equo e solidale dell’Emilia Romagna: altraQualità, C’è un mondo, Ex Aequo, Equamente, L’Arcoiris, Bottega del Sole, Oltremare, Pacha Mama, Ravinala, Villaggio Globale.
Il consumo consapevole, la finanza solidale, il turismo responsabile e le attività educative e culturali sostengono e diffondono pratiche e comportamenti che mettono al centro delle relazioni economiche la dignità della persona, con particolare attenzione ai produttori del Sud del mondo. Infatti molti sono i prodotti di qualità che provengono dal Sud del mondo. I prodotti del commercio equo e solidale sono alimenti, cosmetici e prodotti artigianali, ma più di tutto, una cultura del consumo responsabile e della sostenibilità ambientale. Il Festival TerraEqua si è tenuto a Bologna proprio nei giorni difficili del terremoto, a dimostrazione che la solidarietà è importante e c’è bisogno anche di una nuova consapevolezza culturale per ricominciare.
Giusy De Angelis
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