L’Italia del tennis ce l’ha fatta. Dopo ben 11 anni, la nostra nazionale è tornata nel tabellone principale della coppa Davis, la serie A per usare un termine calcistico. Lo scorso weekend, il tennis italiano al maschile ha superato il Cile, tornando dunque tra le big delle nazionali.
Il Cile, d’altronde, sembra essere un luogo magico per il tennis italiano. A Santiago, capitale dello stato del Sud America, nell’ormai lontano 1976, l’Italia targata Nicola Pietrangeli, con in campo Panatta, Barazzuti, Bertolucci e Zugarelli, conquistò la sua unica Coppa Davis. Lo scorso weekend, invece, lo stadio Nacional di Santiago è stato teatro di un’altra impresa, certamente di proporzioni più ridotte, ma non per questo meno importante. Sotto la guida di Barazzutti, si sempre lui, gli azzurri hanno battuto nuovamente il Cile, conquistando di nuovo la posta in palio, che stavolta era la promozione nel World Group.
Una gara senza storia, terminata con il punteggio di 4 -1 per l’Italia, ma decisa già dopo i primi due giorni, con i nostri che avevano già vinto i due singolari e il doppio. Ad archiviare il discorso promozione sono stati i successi di Starace e Fognini nei singoli del venerdì, rispettivamente contro Capdeville e Gonzalez, e il doppio, composto da Bolelli e lo stesso Fognini, che ha regolato in 3 set gli avversari cileni (Massu e Aguilar).
L’Italia è così tornata nel tabellone che conta, un posto che le spetta, visto quanto fatto vedere sul campo dai nostri atleti, ma anche vista la storia della nostra nazionale. Oltre alla coppa Davis conquistata nel 1976, infatti, nel corso degli anni l’Italia è approdata per ben sei volte nella finale del torneo. L’ultima volta è successo nel 1998, con la finale persa a Milano contro la Svezia. Da allora c’è stato il baratro: la retrocessione arrivò nel 2000 ad opera del Belgio dei fratelli Christopher e Olivier Rochus, che a Venezia batterono gli azzurri spedendoli nel gruppo 1 – zona Europa – Africa, ovvero la serie B della coppa.
Un purgatorio durato undici lunghissimi anni da cui fortunatamente siamo usciti. L’anno prossimo il gioco diventa ancora più duro. Il sorteggio che deciderà il prossimo avversario dell’Italia, nell’edizione 2012, si terrà mercoledì a Bangkok. L’Italia, in quanto appena ritornata nel tabellone principale, non è tra le teste di serie ed è dunque attesa ad una sfida con una delle migliori otto. L’avversaria degli azzurri sarà dunque una fra: la Spagna (di Nadal), la Serbia, la Francia (di Tsonga e Gasquet), l’ Argentina (di Nalbandian e Del Potro), la Repubblica Ceca, gli Stati Uniti, la Russia e la Croazia.
Avversari da rispettare sicuramente ma con cui non si può e non si deve partire già sconfitti. D’altronde il tennis italiano in questi anni ha saputo coltivare i suoi talenti e ha fatto notevoli passi in avanti. Fabio Fognini è attualmente al numero 39 del ranking atp, e Potito Starace è al numero 50. Inoltre il doppio, composto da Bolelli e lo stesso Fognini, appena qualche settimana fa ha raggiunto le semifinali all’ Us open.
Insomma, in caso di sorteggio non proprio proibitivo, l’Italia potrebbe anche dire la sua in questo tabellone principale della coppa. Intanto fra le big ci siamo tornati e dobbiamo provare a restarci più a lungo possibile, così come deve essere. Lo impone il talento dei nostri e anche la storia e la tradizione, che è molto sentita nella coppa Davis, la più antica competizione a squadre fra tutte le discipline nata nel 1900.
Umberto Rennella
Riproduzione Riservata ®