In attesa della riunione in vesti ufficiali prevista per i giorni 28-29 giugno, i leader del 27 Paesi Ue si incontreranno a Bruxelles il 23 maggio prossimo per un vertice informale dedicato alla crescita. Lo ha reso noto il presidente permanente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Un volto nuovo sarà il nuovo presidente francese Francois Hollande.
Senza il consolidamento di bilancio “alcuni Paesi non avrebbero altra scelta che dichiarare il default e questa non è un’alternativa”. Il processo di consolidamento fiscale è indispesabile per alcuni Paesi, che hanno livelli di debito astronomici.
Da qui un appello alla Grecia: “I paesi sottoposti a un programma di aiuti non hanno alternative, rischiano una bancarotta disordinata, se non portano avanti il consolidamento del bilancio, le dure riforme per la competitività, e naturalmente, soprattutto grazie alla solidarietà europea, investimenti mirati alla ripresa della crescita”.
Il commissario europeo per l’Economia e gli Affari monetari, Olli Rehn, ha invitato i Paesi europei a trovare un equilibrio tra gli sforzi per incoraggiare la crescita e le misure per consolidare le finanze pubbliche. “Il dibattito tra consolidamento contro crescita è un falso dibattito – ha affermato Rehn – Nell’attuale situazione economica di bassa crescita e alto indebitamento non c’è scelta, abbiamo bisogno di perseguire entrambi simultaneamente”.
Giusy De Angelis
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