Campionessa da togliere il respiro. Si parla solo di lei in questi ultimi giorni. Numerose televisioni hanno riportato le immagini del calendario in cui lei, mora dal fisico statuario, posa su grintose macchine da corse in posizioni sensuali. Ma lei, Danica Sue Patrick, quelle macchine le guida con grande maestria. Classe 1982, Danica è la prima donna ad aver ottenuto una pole position nella serie Nascar nelle prove di qualificazione della Daytona 500 avvenute sabato 16 febbraio. La trentenne disputerà la gara delle 500 miglia Daytona domenica 24 febbraio 2013, dopo aver percorso i quattro kilometri del circuito in 45,817 secondi, con una velocità media di 316 km orari. La bella Danica lascia nella polvere il record del nono posto raggiunto per due volte in questa competizione da Janet Guthrie, una volta a Bristol e una a Talladega. La Daytona 500 è una gara che si tiene in Florida ogni anno al Daytona International Speedway e è una delle quattro gare di campionato Nascar Sprint Cup Series, dove gli organizzatori impongono delle restrizioni particolari. Si svolge attraverso 200 giri per un totale, come specifica il nome, di 500 miglia (ottocento chilometri circa) ed è la gara più importante anche da un punto di vista dell’incasso e del relativo premio in denaro in palio.
Nell’immaginario collettivo maschile è la donna per eccellenza: pilota, modella e testimonial di numerose pubblicità. Nata a Beloit, Danica Sue Patrick è la donna che abbia riscosso maggior successo nella storia dei campionati automobilistici degli Stati Uniti d’America. Oltre all’ultimo traguardo raggiunto, di cui sopra, la modella è stata l’unica ad aggiudicarsi una gara in IndiCar Series, per la quale ha raggiunto il terzo posto sul podio per il circuito Indianapolis 500. Una carriera iniziata presto se contiamo che, in questa Series, ha corso dal 2005 e per i sei anni successivi. Dal 2010 si è lanciata nel campionato NASCAR Nationwide Series per cui corre tuttora.
L’hanno definita “donna racing”; e come dare torto a coloro che le hanno attribuito questa definizione. Insieme a Jutta Kleinschmidt (Rally Dakar 2001) e Michèle Mouton (campionato del mondo rally), Danica Sue Patrick è stata la terza donna a vincere una gara automobilistica mondiale con la vittoria della Indy Japan 300 nel 2008. Ora ha una nuova opportunità per la quale, immaginiamo, darà il massimo. C’è chi ipotizza il suo ingresso nella Formula 1, anche se molti uomini – supponiamo per un’ “invasione di campo” – non la vedrebbero di buon occhio. Ad esprimersi è stato Helmut Marko, consulente sportivo della Red Bull, secondo cui «lei, anche se brava, non è all’altezza del mondo dei Grandi Premi». C’è chi, però, non la pensa esattamente così (anche se non per una questione di bravura, ma per incrementare quelli che sono degli interessi economici che già fruttano alla categoria sportiva). A parlare è stato Niki Lauda: «Per dieci anni ho detto a Bernie Ecclestone che è stupido non avere una donna nel Circus. Se ne potessimo avere una nella top six, si avrebbero immediatamente il doppio di fans davanti alla televisione».
Roberta Santoro
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