«I Padroni dell’Universo che dominano l’economia digitale lanciano accorate proteste dalla Silicon Valley contro le incursioni dello spionaggio governativo. Loro stessi fanno operazioni molto simili quotidianamente, e le considerano una nobile attività di impresa.
I media si sono allarmati per le rivelazioni di Snowden, finite giustamente in prima pagina[..] quando invece si scopre lo stillicidio di intrusioni nella nostra privacy a scopi commerciali, le stesse notizie vengono trattate in tono più leggero [..] altro Datagate, banalizzato e indolore, che non ha ancora trovato il suo Snowden»
Lo spionaggio invasivo, latente, silente e pervasivo sugli utenti soggetti a visibilità 24 ore su 24, attraverso i social network, evoca il romanzo di Dave Eggers ―The Circle, appartenente al genere (come 1984 di George Orwell) cosiddetto dystopia, in cui il mondo si sviluppa e si costruisce come luogo aberrante.
The Circle ricorda la struttura panoptica di Michel Foucault: un regime di sorveglianza perfetta, basato su un perenne controllo, oggi radicato sul desiderio di visibilità, fondamento dell‘uso dei social network, tesi ad abbattere qualsiasi separazione tra sfera pubblica e privata. Qui nel ―cerchio‖ vi è attenzione alle tecnologie e alle conseguenze che l‘uso delle stesse hanno sulla comunicazione e l‘informazione. In questo ―sistema totalitario, il cittadino che cerca di sfuggire al controllo, rifiutando la trasparenza obbligatoria, è perseguibile come un criminale.
The Circle è una dittatura che elude ogni confine della privacy individuale. Fantascienza o cruda realtà? Sta a noi riflettere e prendere coscienza di ciò, perché tutti potremmo essere parte di un sistema in cui l‘individuo è solo un insieme di dati monitorati, rilevati, condivisi e monetizzati. Il tempo è denaro si dice, ma oggi sono le informazioni e i dati a esserlo. I social network sono diventati social business il cui ―asset cardine è conformato sulle analisi predittive: la profilazione e il vasto bacino chiamato Big Data.
Lo scandalo ―Datagate” ha messo in moto un meccanismo di allerta sul tema che chiama in causa i colossi di Internet, quali Facebook, Google e co., il cui potere sta aumentando sensibilmente in uno scenario che illustra/figura un‘industria multimilionaria che muove i suoi tentacoli trasversalmente (perché non regolamentata), in crescita esponenziale in proporzione alle richieste sempre più crescenti di dati e informazioni da parte delle multinazionali. L‘utente è informazione, è scindibile in dati, i dati sono la nuova moneta, il nuovo ―petrolio.
Il Fnancial Times ha pubblicato un‘infografica che consente di calcolare e scoprire il valore commerciale delle nostre informazioni personali e dati sensibili; il calcolatore del ―valore utente è, ovviamente, una provocazione ma sottolinea un‘attività un‘industria multimiliardaria che si muove nell‘ombra, eludendo confini e libera da regolamentazione, in crescita esponenziale grazie alla domanda di sempre più informazioni degli utenti da parte delle big companies. Id for sale? Probably.
PATRIZIA DIOMAIUTO
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