E’ l’Inter l’anti-Juve? Se anche dopo lo scontro diretto fra queste due squadre, conclusosi con la vittoria dei nerazzurri, resta ancora qualche dubbio, allora basta guardare le caratteristiche della squadra di Andrea Stramaccioni, giovane tecnico che si sta conquistando gli onori della cronaca e del campo. Il mister del momento è un ex difensore con una carriera durata pochissimo a causa di un brutto infortunio che lo ha costretto a lasciare il calcio giocato prima ancora che la sua carriera da professionista iniziasse. Da allenatore può contare diverse esperienze in squadre giovanili prima dell’approdo alla primavera dell’Inter e all’occasione di passare in prima squadra. Un’occasione che Strama ha sfruttato nel migliore dei modi. E l forza di quest’Inter sta anche in alcune scelte del tecnico oltre che nelle potenzialità della rosa. Ecco i punti di forza dei nerazzurri:
In porta. La sicurezza si chiama Samir Handanovic. Sloveno, classe 1984, è stato la scelta della società per sostituire Julio Cesar e si tratta senz’altro di una scelta azzeccata. La prova è arrivata anche nella super sfida contro la Juve quando, dopo il gol lampo dei bianconeri, questi ultimi avrebbero potuto dilagare se non fosse stato proprio per due interventi miracolosi del portiere. Frenato l’urto, l’Inter ha poi costruito la sua vittoria. Handanovic dunque è uno dei punti di forza della formazione di Stramaccioni e deve ancora mettere in mostra la sua abilità sui tiri dal dischetto che gli hanno fatto acquisire la fama di para rigori.
Difesa. Il calciatore chiave è Walter Samuel. All’inizio della stagione su di lui e sul suo rendimento c’erano tanti dubbi, soprattutto per motivi anagrafici visto che stiamo parlando di una calciatore classe ’78. Ma Fortunatamente per i tifosi dell’Inter, la classe non è solo quella segnata sulla carta d’identità, e in questo senso un’altra splendida dimostrazione è Zanetti. Fatto sta che Stramaccioni sembra aver dato a Samuel le chiavi del reparto difensivo dove il calciatore opera centralmente in coppia con Ranocchia. I due sono anche una potenza offensiva di primissimo livello quando salgono in area avversaria in occasione dei calci piazzati. Non a caso entrambi i difensori sono già andati in rete in questo campionato.
Centrocampo. Come tenere la squadra equilibrata nonostante un tridente d’attacco formato da Cassano, Milito e Palacio? Molto semplice, inserendo un centrocampo operaio composto da Javier Zanetti, Cambiasso, Gargano. Gente che corre a perdifiato e non tira mai indietro la gamba. Proprio la presenza dell’ex Napoli sembra aver dato più slancio a Cambiasso che molto più che negli anni scorsi si propone in area e cerca la via della rete. Se a questi ci aggiungiamo Guarin, calciatore dotato di grande forza fisica, di un ottimo tiro dalla distanza ( ne ha dato prova anche contro la Juve favorendo in gol di Milito) ed elevata visione di gioco, allora il quadro è davvero completo.
Attacco. Cassano – Milito – Palacio. Questo il tridente delle meraviglie a cui Stramaccioni sembra non voler rinunciare mai, neanche contro la temibile Juventus. D’altronde si tratta di calciatori con caratteristiche talmente diverse che sembrano completarsi alla perfezione. Cassano ha dalla sua l’estro, Palacio la velocità, Milito un senso del gol smisurato. Forse l’attacco più forte di tutta la serie A, sicuramente l’arma in più dell’Inter nei confronti della Juventus nella lotta per lo scudetto. Altro che “spensieratezza tattica“.
Rey Brembilla
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