E’ venuto a mancare nella notte a Roma Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente emerito della repubblica. Aveva 93 anni. “E’ con profonda commozione che rendo omaggio alla figura di Oscar Luigi Scalfaro nel momento della sua scomparsa, ricordando tutto quel che egli ha dato al servizio del Paese, e l’amicizia limpida e affettuosa che mi ha donato”, ha espresso in una nota l’attuale capo dello Stato Giorgio Napolitano. “E’ stato – ha aggiunto Napolitano – un protagonista della vita politica democratica nei decenni dell’Italia repubblicana, esempio di coerenza ideale e di integrità morale. Da presidente della Repubblica, ha fronteggiato con fermezza e linearità periodi tra i più difficili della nostra storia”.
Nato a Novara nel 198, Scalfaro ha praticamente dedicato la sua intera esistenza alla politica. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1941, lascia la toga di magistrato quando nel 1946 viene eletto all’Assemblea Costituente nelle liste Dc, partito nel quale militò sempre. Da lì, e dal primo Parlamento eletto nel 1948, inizierà una lunga carriera politica che attraverserà gran parte della storia della Repubblica. Più volte ministro e sottosegretario (dall’83 all’87 fu ministro dell’Interno nei due governi Craxi), non è mai stato presidente del Consiglio. Ha però ricoperto altre due cariche principali dello Stato, ovvero la presidenza del Senato, seppure in via provvisoria all’inizio della XV legislatura, e quella della Camera. Il suo cursus honorum culmina con l’elezione a Presidente della Repubblica nel 1992, due giorni dopo la strage di Capaci. Resterà in carica fino al 1999.
La sua presidenza verrà ricordata come una delle più controverse della storia repubblicana. Benchè fortemente sostenuto dai partiti politici sopravvissuti a Tangentopoli, la figura di Scalfaro ha ingenerato forti ostilità e contrapposizioni, fronteggiate sempre con grande decisione. Celebre il suo discorso dei “non ci sto”, pronunciato a reti unificate la sera del 3 novembre 1993, per difendersi dalle accuse di aver gestito ad uso personale fondi neri del Sisde nel periodo in cui era stato ministro dell’Interno. In quell’occasione Scalfaro parò di un “gioco al massacro”, imputando l’esplosione dello scandalo come una ritorsione nei suoi confronti da parte della classe politica travolta dalle inchieste di Mani Pulite.
I funerali di Oscar Luigi Scalfaro saranno celebrati in forma privata domani alle 14 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere. Sarà però allestita una camera ardente nella mattinata di lunedì nella chiesa di Sant’Egidio, per consentire anche alla gente comune di portare il proprio saluto all’ex capo di Stato.
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