mancano cinque giorni alle elezioni presidenziali americane, i sondaggi dicono Obama
La campagna elettorale per le elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti torna nel vivo dopo la sospensione causata dall’uragano Sandy. Il 6 novembre prossimo gli americani si recheranno alle urne per scegliere chi tra il presidente uscente Barack Obama e il candidato repubblicano Mitt Romney, sarà a capo della superpotenza mondiale per i prossimi quattro anni. A colpi di duri affondi verbali Romney si sta giocando gli ultimi scorci di una campagna elettorale, che i sondaggi danno per vinta dallo sfidante Obama. Durante un comizio in Virginia, il candidato del partito repubblicano ha tirato in ballo per la prima volta la pesante crisi finanziaria europea accusando le politiche intraprese da Barack Obama colpevoli – a suo dire – di portare gli Stati Uniti a una situazione di difficoltà simile a quella di alcuni paesi europei. «Se siete un imprenditore e state pensando di avviare un’attività – ha detto Romney – dovete chiedervi: è l’America sulla strada della Grecia? Siamo sulla strada di una crisi economica come quelle che stiamo vedendo in Europa, in Italia e Spagna? Se continuiamo a spendere 1.000 miliardi di dollari in più di quanto entra, l’America di fatto si troverà su questa strada». «Le elezioni presidenziali – continua avranno enormi conseguenze. Il voto del 6 novembre avrà un impatto non solo sui prossimi quattro anni ma sulle generazioni future. Se Obama verrà rieletto la disoccupazione resterà su livelli molto elevati».
Dal Wisconsin arriva la replica del candidato democratico: «Mitt Romney non è l’uomo del cambiamento», ha detto il presidente in carica. «Noi sappiamo cosa vuol dire cambiamento. Potete non essere d’accordo su tutte le decisioni o non essere soddisfatti della velocità del cambiamento. Ma sapete quello che voglio fare per cambiare l’economia, la politica, la società». «In questi quattro anni – ha detto Obama – ho dimostrato la mia disponibilità a lavorare con chiunque e con ogni parte per cambiare il Paese, per portare avanti il Paese. E ora siamo andati troppo lontani per tornare indietro».
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