Gli Elii fanno esordire il loro nuovo album da studio, il nono per la precisione, dal titolo “L’Album Biango”, rifacendosi al celebre White Album dei Beatles del 1968, denominato album bianco proprio per la copertina, completamente bianca e senza nessuna dicitura sulla copertina.
Come ogni disco di Elio, anche questo si apre con una breve introduzione, Televisione Russa, dove l’annunciatrice poco probabile parla di Sanremo citando i vari Adriano Celentano e Toto Cutugno, ancora dei principi della musica italiana in quelle terre. Si parte poi con Dannati Forever, canzone presentata allo scorso Festival di Sanremo ma scartata dal televoto a favore de La Canzone Mononota, che segue a ruota nella scaletta del disco, un vero pezzo d’arte musicale compressa in pochi minuti. Il ritmo della sala prove è un pezzo beatlesiano che narra delle complicate vicende dei musicisti sempre alle prese con apparecchiature poco probabili e non consone a chi entra in una sala prove, da amplificatori rotti a casse audio non sempre funzionanti, un vero inferno comune a chiunque abbia imbracciato uno strumento. Quest’ultimo brano vede il bluesman Fabio Treves all’armonica a bocca come ospite a sorpresa.
Lettere da WWW parla del rapporto con la tecnologia ed in particolare con le numerose mail di spam che tutti noi riceviamo quotidianamente, tema ripreso anche nella geniale Enlarge your penis, canzone stilisticamente vicina ai primi Police. Il lato A del disco si chiude con Lampo, una canzone che prende in giro i fan che vogliono farsi fotografare in compagnia della star di turno per poi condividere sui social networks.
Luigi il pugilista narra delle avventure di un poco probabile pugile miope e con gli occhiali, mentre Una sera con gli amici è un brano dagli arrangiamenti flower-power, tra citazioni di gruppi della Swinging London come i Platters. Amore amorissimo apre in stile Negramaro, con un’ampia introduzione vocale quasi a prendere in giro i gruppi italiani contemporanei, così propensi al tema dell’amore (da circa 70 anni…) e che danno importanza alla voce e all’immagine del gruppo più che ai contenuti e alla musicalità.
Il tutor di Nerone, un rock con ospite il maestro Vittorio Cosma fa da introduzione a Reggia (base per altezza), un pezzo suonato dagli Area, che danno ispirazione anche al brano successivo, Come gli Area, un pezzo chiaramente ispirato alla grande band progressive italiana, con alla voce proprio il cantante storico degli Area, Demetrio Stratos, come prezioso ospite d’onore. A Piazza San Giovanni è un’introduzione, con alla voce Eugenio Finardi, de Il complesso del Primo Maggio, pezzo già reso celebre proprio in occasione del concertone tenutosi sette giorni fa a Roma, dove gli Elii prendono in giro musicisti e pubblico della storica manifestazione.
Arrivato a 5 anni di distanza da Studentessi, L’Album Biango attesta ancora la capacità del gruppo di confrontarsi sui tic e sulle manie contemporanee degli italiani, con un occhio alla storia e un orecchio alla musica, sempre di stile e di qualità, nota che li rende ancora il miglior gruppo italiano in circolazione, senza ombra di dubbio.
Marco Della Gatta
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