Spagna – Italia, in programma domenica 10 giugno, sarà la prima partita della Nazionale Italiana ad Euro 2012. Un europeo che non ci vede partire con i favori del pronostico, e non potrebbe essere altrimenti viste le ultime vicende sportive e non, e che subito ci offre un banco di prova che più difficile non poteva essere. A dare il benvenuto agli azzurri di Cesare Prandelli nel massimo torneo continentale, ci sono infatti i campioni del mondo della Spagna. Una sfida che appare impossibile visto lo stato del calcio italiano, colpito duro dallo scandalo calcioscommesse, e dalla condizione della nostra nazionale, emersa chiaramente nella disfatta contro la Russia, nell’unica amichevole prima del torneo continentale.
Ma forse, un motivo per reagire va cercato proprio nell’ultima, clamorosa prestazione. Un’Italia così brutta non può essere quella vera. Ma allora, qual è la vera nazionale e dove può arrivare nei prossimi europei? Di certo la nazionale di Prandelli è una delle nazionali difficili da battere per chiunque e lo scoglio più duro sono proprio le prime partite. Ci sono da superare le varie tensioni e distrazioni delle ultime settimane e sistemare la squadra tatticamente.
Già, perché il tanto parlare di calcio scommesse ha fatto dimenticare che questa nazionale, anche dal punto di vista degli uomini, non sembra una delle migliori degli ultimi anni. Certo, Prandelli può contare su tante attenuanti, in particolare i tantissimi infortuni, ma ora deve anche rimboccarsi le maniche e schierare la migliore formazione possibile.
La prima mossa che il ct pare voglia attuare, suggerita dalla prestazione contro la Russia e dai tanti svarioni difensivi, è il passaggio dalla difesa a 4, adottata in questi ultimi due anni, alla difesa a tre. Con la Spagna Chiellini dovrebbe fare il centrale, vista l’indisponibilità di barzagli, e Balzaretti, che senza calcio scommesse, forse, sarebbe a casa al posto di Criscito, dovrebbe operare sulla sinistra. Un assetto che, con Pirlo davanti alla difesa, porta a sacrificare Montolivo, soprattutto se non al top, a vantaggio di qualcuno con migliori doti di contenimento, come per esempio Motta.
Ma oltre alla difesa il problema è anche in attacco, dove manca un vero bomber. Cassano ha numeri straordinari ma tira poco in porta. Nelle ultime uscite Prandelli gli ha affiancato Balotelli, che comunque appare poco costante, ma con la Spagna quest’ultimo non ci sarà. Dovrebbe toccare a Di Natale. Che il bomber principe delle ultime stagioni di serie A riesca a risolvere il problema del gol anche in nazionale? Inutile dire che se lo augurano tutti.
Umberto Rennella
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