La semifinale con la Germania e in caso di risultato positivo la finale di domenica contro la Spagna o il Portogallo. L’Italia di Cesare Prandelli è in semifinale e adesso tutto può succedere.
Non è un modo di dire o semplice entusiasmo di chi, scampato il pericolo di uscire al primo turno, ora sogna troppo in grande, ma la logica del calcio, che vuole che le partite ad eliminazione diretta abbiano una storia a parte. Una cosa però va detta subito: la Germania è favorita. Giovedì l’Italia affronterà quella che probabilmente la squadra più forte e concreta di questo campionato europeo, più forte anche dei campioni della Spagna. Uno stato di cose che conosce molto bene anche Prandelli, che, infatti, ha dichiarato: “La Germania è molto forte” anche se il mister ha subito aggiunto “ma nessuno è invincibile. L’Italia non ha il braccino corto, cresce e giocherà con coraggio per attaccare“.
Cosa dovrà fare l’Italia per battere la Germania? Innanzitutto giocare al massimo delle sue possibilità. Non sono concesse distrazioni, ne errori. Bisognerà non farsi schiacciare ma neanche essere precipitosi, magari rallentare il gioco e far circolare la palla. Bisognerà che i nostri campioni evitino di commettere quegli errori commessi anche contro l’Inghilterra e che solo la scarsa vena dei nostri passati avversari ha evitato di mettere in evidenza.
Pirlo, per esempio, osannato, forse anche giustamente, come migliore in campo, dovrà evitare di tenere troppo palla e tentare dribbling rischiosi, soprattutto in quelle circostanze in cui perdere la palla significa innescare il contropiede avversario. È successo contro l’Inghilterra a pochi minuti dal novantesimo: palla persa da Pirlo a limite dell’area avversaria e ripartenza inglese conclusa con una rovesciata alta di Rooney. Si fosse concretizzata quell’azione staremmo parlando ora di ben altro. La Germania non è l’Inghilterra e nelle ripartenze potrebbe veramente far molto male.
Un’altra cosa che va migliorata è sicuramente la finalizzazione. Non si possono creare tante azioni senza segnare neanche un gol. Il maggior colpevole, da questo punto di vista è Balotelli. L’attaccante ha sicuramente tenuto impegnata la difesa inglese, ma in alcune situazioni, una in particolare, è sembrato “addormentarsi”, come contro la Spagna, mettendoci davvero troppo a tirare.
L’Italia, se vuole battere la Germania, deve evitare svarioni e finalizzare le occasioni che le capitano. La partita perfetta, dunque, e storicamente contro la Germania questo riesce il più delle volte. Una partita dove tutto può succedere, lo sanno gli italiani e lo sanno anche i tedeschi. Per questo, ora l’Italia non deve avere limiti: battere la Germania e andarsi a giocare l’Europeo in finale: adesso è questo l’obiettivo minimo.
Umberto Rennella
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