Ci sono parties a cui si può partecipare pur non essendo invitati, situazioni in cui presenziare in dress code : black, certo l’amibiente è molto silenzioso difficilmente si ascolta il brusio di qualcuno, giusto qualche sospiro. Questo tipo di evento viene ospitato in luoghi dal sapore antico, alte volte, arazzi, marmo e colonne per questo oltre a mantenere un profilo basso, occorre non esagerare con lo sfoggio del fashion, evitare scarpe troppo alte e gonne troppo corte, e’ suggerito un trucco minimale, mascara resistente all’acqua e matita leggerissima, banditi i colori sgargianti, meglio tanalità neutre e non esagerate con gli accessori, ben accetti gli occhiali scuri ma solo se a portarli sono i parenti stretti del celebrato. Evitate magliette con scritte, disegni e la marca in bella vista, non sono accettabili (a meno che non si chieda esplicitamente qualcosa del genere).
Non è indispensabile presentare l’invito all’ingresso, al portone vi faranno entrare senza dubbio, sarà difficile conoscere nuove persone e per educazione sono vietati cellulari, raccontato così l’happening può sembrare tedioso ma credetemi, una volta dentro potrete giocare ad essere chiunque, un amico, un parente, l’amante, la nonna del protagonista della giornata, lui non proferirà parola, il suo silenzio sarà vostro amico in questo gioco di ruolo.
Difficile cercare anche qualcosa da stuzzicare, al banchetto troverete solo pane e vino e certo nemmeno con questi potrete esagerare.
Non portate con voi bambini troppo piccoli , potrebbero dar fastidio.
Siate puntuali e non ve ne andate via prima del dovuto.
Se è in sala, firmate il registro delle presenze, potrete aggiungere anche un vostro pensiero personale.
Non passate tutto il tempo della cerimonia a parlottare con la persona che non vedete da tempo.
Aspettate con pazienza il vostro turno se volete porgere un saluto di persona e stringere la mano a qualcuno. Non vi spintonate e non fate gesti di disappunto perché si sta facendo tardi.
Bando alla ciance il party a cui si faceva riferimento era evidentemente un funerale, ultimamente ho presenziato ad un grande momento di cordoglio, stringeva a sè quasi tutto il mio paese ed in questo enorme ammasso di anime tristi ho sentito puzza di moda, di sfoggio, d’ostentazione, di mera dichiarazione d’ “IO C’ERO” , ci sono situazioni in cui occorrerebbe mettere da parte la propria forma e badare alla sostanza, all’anima nuda, alla terra che pulsa e non ad i tacchi che la calpestano, ecco perchè oggi ho ritenuto opportuno ricordare qualche giusta, veloce regola su come distinguere un funerale da un evento mondano.
Il rito assolve ad alcune funzioni sociali: l’ufficializzazione alla comunità della dipartita, il richiamo a specifiche concettualità etiche o religiose della comunità di appartenenza, il giudizio sul defunto e l’espressione di solidarietà alla famiglia.
A seconda delle vicende socio culturali del paese in questione, le esequie vengono festeggiate in maniera diversa, in alcuni luoghi del mondo la morte indica un passaggio verso un livello superiore e felice in questo caso il funerale è vissuto come evento “piacevole” e solo allora può essere onorato in maniera variopinta.
Attenti anche all’utilizzo dei vostri social, banditi i check in presso chiese con la specifica” funerale di :” o “Addio: …” ed ovviamente bandito Instagram con relativo hashtag : #death , la pratica del memento mori è caduta in disuso dopo la seconda guerra mondiale.
“In città, un funerale è solo un’interruzione del traffico. In un paese è una forma d’intrattenimento.“
George Ade, su Cosmopolitan Magazine, 1928
Fiorella fiorellaq Quarto
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