Contro la crisi del debito, i Paesi dell’Eurozona provano a tirare fuori i “muscoli” ai Grandi promettendo misure in tempi brevi. Il Premier Mario Monti ha assicurato che i tempi sono stretti e che “entro i prossimi dieci giorni – giusto in tempo per il vertice UE fissato per fine giugno – sarà presentato il piano per la crescita”E sul tavolo c’è l’idea del Presidente del Consiglio di ricorrere al Fondo salva stati (Esfs) per acquistare i titoli di Stato. Lo stesso Monti ha confermato che se discuterà nell’incontro di venerdì prossimo a Roma con gli altri tre leader europei.
A Los Cabos, però, la situazione è tutt’altro che tranquilla. Non mancano le tensioni. Nella seconda giornata dei lavori del G20, infatti, hanno creato malumori le voci secondo cui i leader dell’Eurotower sarebbero pronti ad annunciare un accordo da circa 745 miliardi di euro per tentare di salvare l’Italia e la Spagna. A Bruxelles si starebbe, quindi, valutando la possibilità di utilizzare i fondi di salvataggio per acquistare il debito delle due economie in difficoltà e dare, in questo modo, un “segnale forte” alle principali piazze finanziarie sul fatto che “la maggiore economia europea è finalmente pronta ad aiutare i suoi vicini più deboli”. La notizia è stata subito smentita da Monti che ha escluso categoricamente un bailout pilotato dell’Italia. Comunque, mentre si stringe il cerchio per trovare una soluzione alla crisi che sta facendo soffrire l’Europa, il summit messicano si è chiuso con l’impegno dell’Europa a salvaguardare l’integrità e la stabilità dell’Eurozona e, proprio come ha sottolineato Monti, a “spazzare via il circolo vizioso tra i debiti sovrani e le banche” senza però trascurare la priorità.
“I grandi della Terra promettono infatti un piano di azione per la crescita e la creazione di posti di lavoro“. Pur nel rispetto degli equilibri di bilancio, la ripresa economica deve infatti passare attraverso lo stimolo alla domanda tramite investimenti pubblici produttivi. I lavori del G20 sono così terminati con gli Stati Uniti soddisfatti per l’impegno preso dall’Unione europea. “L’Unione Europea va verso una maggiore integrazione – ha puntualizzato Barack Obama – non verso un’implosione”. Se anche l’austerity della cancelliera tedesca Angela Merkel non è stata “sconfessata” in toto, come ha precisato lo stesso Monti, è la posizione portata avanti dall’Italia quella che è spiccata tra i partner europei. Proprio per questo l’Italia continuerà ad avere un ruolo fondamentale nello sblocco della crisi europea. L’appuntamento è fra tre giorni a Roma con il vertice a quattro, decisivo in vista del Consiglio europeo di fine giugno.
Rey Brembilla
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