La piccola frazione di Canneto (180 abitanti) si trova accanto a Caronia, in provincia di Messina.
Il paesino è salito alla cronaca il 19 febbraio del 2004, per via di strani fenomeni di combustione, in cui contenitori, formati da parti metalliche, prendevano fuoco improvvisamente (apparentemente senza motivo).
Furono immaginate le cause più strampalate: fantasmi, extra terrestri, elettromagnetismo proveniente dal mare o dispersioni di energia della vicina ferrovia.
Nei pressi delle isole Eolie, qualcuno giurò di aver visto ominidi camminare, rumori fortissimi (alla presenza di nessun aereo) e sfere di luce in cielo; “casualmente” questi fenomeni non accaddero mentre il territorio era monitorato dalla protezione civile.
I fenomeni spaventarono la popolazione e la cittadina si spopolò: le televisioni si occuparono del fenomeno, in particolare “Striscia la Notizia”.
Il 10 maggio del 2005, un gruppo interistituzionale per l’osservazione dei fenomeni, è arrivato alla conclusione che Canneto era stato colpito da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, tali e concentrati da provocare effetti clamorosi.
Dato che la protezione civile non aveva cancellato l’ipotesi del paranormale, Massimo Polidoro e Marco Morocutti, esponenti della Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) hanno spazzato via ogni fantasioso dubbio, dichiarando che i fenomeni sono ben lontani dal paranormale.
Dal 24 giugno 2008 il caso fu archiviato, ipotizzando che i fenomeni siano stati scatenati da piromani: in realtà furono sospesi gli studi per mancanza di fondi, date le grandi elargizioni spese per controllare il fenomeno.
Dopo dieci anni dagli eventi, improvvisamente nel paesino sono accadute altre incredibili situazioni, in due giorni sono avvenute nuove e misteriose auto combustioni: alcune prese elettriche si sono sciolte in un ripostiglio, un misterioso fumo ha invaso un appartamento (senza che sia scattato il salva vita), alcuni oggetti sono andati improvvisamente in fiamme (un televisore, un compressore, un materasso, una cesta di vimini colma di vestiti) e soprattutto ci sono stati due feriti, seppur lievi.
La protezione civile ha rifatto le reti elettriche (anni fa) ma tutto è inutile: il fenomeno è accaduto addirittura davanti alle telecamere che riprendevano.
Il sindaco Calogero Berlinghieri è disperato, poiché un nuovo sfollamento potrebbe colpire il paese, al punto che ha mandato una lettera al premier Matteo Renzi e a tutti i più importanti esponenti politici e civili (il prefetto di Messina, il governatore Rosario Crocetta, i vigili del fuoco, la protezione civile e l’Arpa), chiedendo di riprendere gli studi interrotti.
Sono accorsi i vigili del fuoco, i carabinieri e i tecnici dell’enel, ma nessuno è riuscito a svelare l’arcano: Matteo Renzi non ha dato segni di vita.
Il mistero è fitto e la fantasia galoppa, nasce un’ipotesi: e se il nome “Canneto” fosse dovuto da un eccessivo uso di marijuana ? capace di indurre la gente a bruciare gli oggetti e osservare gli extra terrestri?
Antonio Gargiulo
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