Se dobbiamo dare credito a trasmissioni tipo il GdF o Uomini e Donne, che purtroppo trascinano con loro milioni di persone, perlopiù giovani drogati di voyeurismo, siamo veramente arrivati alla frutta.
Questi programmi, sono davvero inaccettabili sotto tutti i punti di vista, sono programmi “trash”, basati su una sottocultura che purtroppo al giorno d’oggi è, nella nostra società, strisciante e subdola.
Queste trasmissioni e in particolar modo il GdF sono un’esplosione d’indecenza, volgarità e disprezzo, irrispettose soprattutto dei ragazzini che non avendo filtri, restano impressionati e convinti che quello sia il mondo e il modo di comportarsi.
E’ una trasmissione dove dei personaggi senza arte né parte vagano come animali in gabbia, senza scopo alcuno, trascinandosi giorno e notte in giro per quelle stanze, mangiando, imprecando, facendo finta di fare delle cose dalla mattina alla sera, facendo di sé cibo per guardoni.
Sono chiamati reality show cioè “ programmi televisivi in cui si seguono le vicende di persone reali (non attori) in situazioni vere e inconsuete o pericolose”.
Persone reali? Situazioni vere?
Questi programmi sono una vera e propria distorsione della realtà!
TV trash significa televisione spazzatura, cioè il peggio del peggio che un palinsesto possa offrire, che non hanno fini culturali e tantomeno educativi, di pessima qualità e impregnati di volgarità.
In Uomini e Donne ci sono persone che litigano tutto il giorno!
E tutto questo per l’audience!
Lo scopo di queste trasmissioni è portare come valore intrinseco il cattivo gusto, fatto d’insulti gratuiti e di litigi e di altre porcherie indicibili.
E’ una corsa al peggio che sembra inarrestabile.
La cosa veramente grave è che questi programmi hanno indici di ascolto elevati; il mettersi in mostra in quel modo è un po’ come scoprire i nostri peggiori difetti, è come volerli esorcizzare.
Viviamo in una società che ingoia ogni cosa, dove tutto è messo in piazza, dove trovare un posto per sfuggire a questo scempio è sempre più difficile e dove trovare il senso di noi stessi è diventato quasi impossibile.
PATRIZIA DIOMAIUTO
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